martedì 20 novembre 2012

Sondaggino argentino: fallirà? E quando fallirà?

L'Argentina, terra di sogni per gli italiani e terra mitica per molti sostenitori delle teorie economiche «eterodosse» (per essere buoni), sembra un po' in difficoltà (ancora, dopo il default del 2001).

Da un po' di tempo sembra diffondere dati ufficiali falsi sull'inflazione (perché farlo, se va tutto bene?), sta comprimendo le libertà economiche di chi vuole importare merce straniera o esportare valuta pregiata (tipo i dollari ed i nostri bruttissimi euro), e via dicendo.

L'ultima invenzione dei geniali governanti sudamericani è permettere alle banche private di esporsi oltre ogni concepibile prudenza. Questa mossa avrà spiazzato quelli che, inneggiando all'esempio argentino, hanno manifestato contro le banche zozze e cattivone che vogliono la nostra morte.

Altri sono convinti che invece lì tutto va bene, e che l'Argentina è solo vittima di un complotto di disinformazione pluto-giudaico-massonico che non vuole che la Presidenta Cristina Elizabeth Fernández de Kirchner riesca a far risorgere la nazione grazie al suo popolo ed alla partecipazione di tutti, in un impeto di democrazia e libertà. Anche se la nazione dal 2003 è diventata a gestione familiare (lei è la moglie dell'ex Presidente), e che certe decisioni hanno il sapore di una compressione della libertà civile e democratica.

Quindi ho pensato ad un innocuo giochino, un piccolo sondaggio dal titolo...

QUANDO FALLIRÀ L'ARGENTINA?





Quando fallirà l'Argentina? (default)
Entro quest'anno (2012)
Entro il 31 marzo 2013
Entro il 30 giugno 2013
Entro il 31 dicembre 2013
Entro il 2014
Entro il 2020
Non fallirà entro il 2020

questo sondaggio non ha alcun valore statistico
essendo basato su un campione arbitrario non rappresentativo
come i sondaggi di SkyTG24 e della maggior parte dei giornali online


Con fallimento (default) si intende il giorno in cui l'Argentina non sarà in grado di onorare i propri impegni, come ad esempio il pagamento degli stipendi dei suoi stessi impiegati, dei suoi titoli di debito, ecc.

L'ultima risposta «Non fallirà entro il 2020» serve per dare un limite temporale preciso, supponendo che dopo il 2020, se mai dovesse avvenire il secondo default della recente storia Argentina, avverrebbe per cause diverse dalla politica della Presidenta.

La Presidenta esprime soddisfazione per il suo voto nel sondaggio


Per evitare di influenzare (ulteriormente) il vostro giudizio, non vi riporto link ad articoli ecc. Vi invito a cercare da soli, a farvi un'idea autonoma.

Se proprio volete un suggerimento, potete iniziare da questo articolo molto completo su phastidio.net.

Vi invito a votare solo per voi stessi (tanto non si vince niente) e magari a motivare il voto con un commento. Vi prego: niente invettive anti-euro e niente «Leggiti Borghi / Bagnai / Barnard» (che dicono tre cose diverse tra loro e che solo la mente di «Messora il Censore» e qualche svalvolato può conciliare).

In questo caso più che in altri, non ha ragione chi scrive più scompostamente, ma chi con il tempo avrà oggettivamente ragione.

Orsù, votate.

(LeFou!)

19 commenti:

  1. Stia tranquillo, non ho intenzione di dirle di leggere Bagnai o Borghi...però, se posso, vorrei suggerire un articolo (estero) sulla situazione argentina. Mi sembra chiaro ed equilibrato: "http://www.voxeu.org/article/argentinas-latest-looming-crisis"

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    1. Mi scusi, ho letto male o è un professore universitario argentino?

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    2. Si, è argentino ed insegna in Argentina...e se non sbaglio ha lavorato anche per il FMI e la Banca Mondiale. Non mi vorrà dire che ha truccato i dati...

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    3. I dati ce li hanno tutti, ma se tutti pensano che l'Argentina fallirà mentre un argentino che insegna in un paese nel quale gli spazi democratici si sono assottigliati moltissimo, non resta che attendere gli eventi.
      Se l'Argentina fallirà, questo signore si dimostrerà un servo del potere. Se invece sorprenderà tutti con una svolta economica (e magari democratica) allora lui avrà avuto ragione e tutti gli altri avranno avuto torto.

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    4. Non volevo certo sostenere che l'Argentina non fallirà; magari succederà e magari no, ma io di certo non ho i mezzi (e nemmeno le capacità) per saperlo. La mia idea era però che non basta dire che un Paese è in difficoltà, bisogna anche capire il motivo per cui lo è. Non è detto che questa situazione sia identica a quella del 2001, e che il percorso verso la crisi sia stato il medesimo...o magari lo è. Se non se ne capiscono le cause, un fenomeno storico può essere usato in vari modi. Il documento serviva solo a questo, a dare uno spunto d'analisi (e anche se il professore ha torto non è nemmeno detto che sia al soldo del potere, potrebbe aver semplicemente sbagliato).
      Dunque, invece che quell'articolo avrei potuto anche proporre l'Ilo del 2011 che analizzava l'esperienza Argentina.

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  2. ma secondo me non commetteranno per due volte lo stesso errore.. cioè due volte il default in 10 anni? nahhh secondo me sceglieranno una strada di "rigore" (?!? cioè di preciso non so come faranno ma se dichiarassero default per una seconda volta ... )

    curiosità i creditori dell'argentina nel 2001 come hanno reagito quando hanno saputo che non sarebbero stati ripagati?
    grazie in anticipo

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    1. I creditori in gran parte hanno aderito alla rinegoziazione del debito, per cui hanno preferito ottenere una piccola subito piuttosto che il «forse» dopo.
      Altri invece sono andati avanti pretendendo il dovuto, ed una recente sentenza di una corte americana gli ha anche dato ragione. Se la sentenza dovesse essere rispettata, l'Argentina con tutta probabilità fallirebbe all'istante.
      L'esecuzione della sentenza mi pare sia stata rimandata a metà febbraio.

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    2. Mi sembra che una bella fetta del debito sia stata svenduta a operatori finanziari. Che hanno sborsato i "pochi, maledetti e subito" per poi riuscire a spuntare una quota maggiore ora.

      Per chi pensa di applicare la ricetta dell'Argentina in Italia, ricordo che l'Argentina è riuscita a tirarsi fuori, la prima volta, grazie a un'agricoltura che ha margini grossi di possibilità di esportazione. L'Italia non è alimentarmente autonoma.

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  3. ma davvero sono di nuovo da capo ?? :-(

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  4. Considerando la storia dell'Argentina si pone una domanda: arriverà prima il default o prima un golpe militare?

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  5. L'Argentina non è nuova ad epilogi del genere, anzi direi che la percentuale di default conferma che non è un debitore affidabile, così come quasi tutto il Sud America.
    Consiglio di leggere questo, e verificare anche la percentuale di default della Grecia, a partire dall'indipendenza ovviamente...

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  6. Perdonatemi, ma il sondaggio non ha il minimo senso. Lo sanno tutti che il 21/12 di quest'anno il mindo cesserà di esistere.

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  7. Sono già andati in default. Stiamo aspettando le conseguenze.

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  8. Insomma... secondo le leggi (discutibili, sia beninteso) adesso TUTTI coloro che avevano accettato la ristrutturazione del debito prendendo il 30% del nominale invece del 100% + interessi hanno il diritto di chiedere l'intera somma, e addirittura l'Argentina avrebbe il dovere di pagare tutto.

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  9. Avevo letto che per legge il pagamento a pieno anche di chi aveva accettato la ristrutturazione era obbligatorio, ma non ho verificato per cui non mi esprimo oltre.
    Sulla legge utilizzata, a parte il fatto che c'è chi propone di realizzare leggi e tribunali internazionali per superare questi problemi, comunque il punto è che se l'Argentina emettesse titoli secondo la propria legislazione potrebbe non piazzare i titoli perché i compratori potrebbero non fidarsi.
    Sul conteggio dei default, anche se questo fosse conseguenza del primo, lo sarebbe solo come "goccia" che fa traboccare il vaso. Il grosso del default l'Argentina se l'è costruito da solo con politiche economiche populiste che hanno arricchito solo pochi.

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  10. Io avevo letto il contrario, che l'Argentina sarebbe obbligata a pagare.
    Il discorso della "invasione dei capitali stranieri" non l'ho capito. Se uno Stato non riesce a finanziare da solo il proprio debito, non dovrebbe accettare i capitali stranieri? Perché? Sono soldi infetti? Se poi gli danno i soldi che chiede e comunque va in bancarotta la colpa non è di chi è andato in bancarotta? È di chi gli ha prestato i soldi?
    Vuoi vedere che se io presto i soldi ad un amico che me li chiede e mi promette di ridarmeli, la colpa che non riesce a ridarmeli è mia?

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  11. Per questo gli interessi dipendono anche dall'affidabilità della controparte. Tutta la cagnara del 2011 sullo spread era proprio mirato a questo: a convincere i mercati che eravamo affidabili per non farne pagare alla gente le conseguenze.

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