venerdì 14 dicembre 2012

Grillo non funziona.

Devo confessarlo: l'idea della «partecipazione dal basso» mi ha sempre affascinato.

La possibilità dell'esistenza di un meccanismo intrinsecamente democratico e che produce sempre risultati ottimi (nel senso di «migliori in assoluto») è il sogno di ogni cittadino, azienda, Stato, comunità.

Mi ha affascinato anche per il lavoro che facevo (e che in qualche misura faccio ancora) nella comunicazione e nel marketing. I «social network» in parte sono quello: entità che si reggono da sole grazie ad una massa critica di utenti partecipanti. Chi gestisce il network garantisce i meccanismi, ma gli autori sono gli utenti stessi.

Però, quando si tratta di decidere su cose importanti, questo meccanismo si inceppa.

Ora dovrei raccontarvi i motivi tecnici per i quali non funziona, come ad esempio il rischio della formazione di cluster di opinione tele-comandati, la mancanza di tempo per la verifica della fattibilità, l'arduo compito di leggere e capire la mole immensa di documenti spesso necessari per poter cambiare mezza virgola di una legge, l'inadeguatezza decisionale in campi specialistici da parte di persone oggettivamente incompetenti (non tutti possono sapere tutto) e così via, ma questo post diventerebbe una lezioncina inutile per chi già la conosce ed inutile per chi non la vuole conoscere.

Meglio un succoso controesempio. Quello funziona sempre.

Il programma del Movimento


Se avete avuto un diverbio con un simpatizzante del Movimento, avrete sicuramente ricevuto la risposta:
«Ma l'hai letto il programma?»
Io il programma, ovviamente, l'ho letto. Ma chi l'ha scritto? L'avranno scritto gli utenti in maniera partecipativa, trasparente ecc. ecc. Giusto?
No

Il programma del «movimento dove uno vale uno» non l'ha scritto nessuno. O meglio, è piombato dal cielo in forma anonima, senza discussioni, senza approfondimenti e senza votazioni. È stato citato nel comunicato politico numero venticinque il 9 settembre 2009, quando è stata annunciata la nascita del Movimento. È stato presentato circa un mese dopo, il 4 ottobre 2009. È una sorta di contratto al quale si aderisce se si entra a far parte del Movimento. Fine.

Ho chiesto a vari simpatizzanti:

  • se, dove e quando avete discusso i punti del programma?
  • potete darmi un link a qualche forum con una discussione ed una decisione per scrivere testualmente almeno qualche punto del programma (che però tutti devono leggere)?
Non ho mai ricevuto risposta. Qualcuno risponderà? Vedremo.

Ora, è concepibile che un Movimento che pretenda di riscrivere le regole democratiche presenti un programma scritto da mani misteriose?

Se tre mesi vi sembran pochi...


Si legge testualmente nel programma del Movimento la proposta:
«Leggi rese pubbliche on line almeno tre mesi prima delle loro approvazione per ricevere i commenti dei cittadini»
Quindi si pretende di gestire la vita democratica e politica dell'Italia, un paese di sessanta milioni di persone, con leggi che devono riposare tre mesi i commenti dei cittadini.

A maggior ragione, la vita interna del Movimento sarà organizzata nello stesso modo, come Grillo in prima persona ha sempre ripetuto fino allo sfinimento: democrazia diretta ecc. ecc.

Purtroppo non funziona. E lo conferma lo stesso Movimento.

Quando non era ancora prevista una fine anticipata (di poco) dell'attuale legislatura, il giorno 01/12/2012 il Movimento decide di tenere le primarie per i candidati alle prossime elezioni politiche con delle regole. Le regole sono le leggi del Movimento. E le primarie non hanno riguardato una complessa decisione sulla politica economica che riguarda sessanta milioni di italiani. Hanno riguardato semplici elezioni con 32.000 votanti già presenti e certificati nel sistema informatico che dovevano scegliere tra 1.400 candidati.

Roba facile, insomma.

Quindi le regole saranno state decise dai grillini? Dagli iscritti al blog? Dagli stessi candidati in un'assemblea online tenuta su un forum?

No

Sono state decise da Beppe Grillo (o chi per lui, non importa) nel giro di pochissimo tempo. Infatti ad ottobre Grillo urlava dai palchi siciliani che
«qualsiasi cittadino si potrà candidare per il Movimento»(fonte: Pubblico)
E invece no: solo chi si è già presentato nelle elezioni locali e non è stato eletto.

(cioè: i migliori li portiamo nelle amministrazioni comunali mentre gli altri li mandiamo in Parlamento? Wow!)

Il 12 novembre 2012 il Movimento ha pubblicato il post «Facce ride» firmato Beppe A. (ma messo in grande evidenza) che dileggiava le primarie del PD (alle quali hanno votato non in trentamila ma in tre milioni: cento volte tanto) e quelle del PDL (che non ci sono state). Ecco il finale (notare il dileggio saccente):
«Stranamente a nessuno è venuto in mente che esiste un MoVimento dove un qualsiasi cittadino (e non una ristretta cerchia di elite) possa venire eletto a rappresentante di altri cittadini (e non di lobby). Anzi questo MoVimento viene pure tacciato di dittatura. Complimenti all'informazione all'incontrario."
Purtroppo l'informazione «all'incontrario» è nel post, dato che è stata la ristretta cerchia dei cosiddetti «trombati» a potersi candidare, ed è stata la ristretta cerchia di soli 32.000 iscritti a poter votare. Ma il messaggio testimonia che a sole tre settimane dalle consultazioni grilline l'idea che si erano fatti gli attivisti era diversa da quello che poi è stato deciso.

Ricordo a memoria un'intervista di Giovanni Favia. Difendeva la scelta un po' autoritaria del Movimento (che l'ha cacciato) in questo modo:
«Non c'era tempo per scrivere le regole insieme»
Nella foto: un'immagine del tipico lavoro dello staff del Movimento


Insomma: lo stesso Movimento ci fornisce la conferma che per avere decisioni rapide ed efficienti non si possono aspettare tre mesi di commenti. Qualcuno deve agire grazie ad una delega, e non con la democrazia diretta che non funziona.

E se per le sue piccole elezioni non si può permettere di aspettare tre mesi di commenti (ma neanche una settimana di discussione in un forum), perché gli italiani dovrebbero aspettare tre mesi per le decisioni di politica economica?

Quindi:

  1. la «partecipazione dal basso» è un'idea tanto bella ma è assolutamente inefficiente in sistemi un po' più complessi di un'assemblea condominiale
  2. finisce che comanda uno solo
  3. «uno solo» è sempre Lui


(LeFou!)

P.S.: come sempre siete tutti invitati a verificare le mie affermazioni ed a smentirle oggettivamente. È vietato usare termini imboccati da Grillo come piddielle, piddimenoelle, fassisti ecc.

28 commenti:

  1. il paragone con l'assemblea condominiale calza a pennello

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  2. Neanche l'assemblea condominiale: perfino in un condominio di 10 appartamenti ci sono un amministratore e due consiglieri per risolvere le questioni più impellenti…

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  3. Non ho il tempo di entrare nel dettaglio di tutto il post, con cui sono parzialmente in accordo.
    Volevo far notare però che non c'è niente di strano quando dici:
    "i migliori li portiamo nelle amministrazioni comunali mentre gli altri li mandiamo in Parlamento?"
    E' da sempre che la filosofia del movimento è più o meno così: se hai un incarico pubblico, lo porti a termine e poi puoi candidarti ad avere un altro incarico.
    Quindi mi sembra coerente la scelta di non far candidare chi è già stato eletto in un'altro ruolo.
    I cosidetti "trombati", come li hai chiamato tu, non sono peggiori di quelli che sono stati eletti alle regionali o comunali. Forse si riteneva che per certi incarichi fossero più adatte certe persone invece di altre.
    Ad esempio una persona che conosce bene la sua città, che partecipa attivamente alla vità della città è molto più adatto ad essere eletto sindaco, al posto di un'altro che magari ha speso la sua vita a studiare ad esempio politica economica e che potrebbe essere più indicato ad essere eletto in parlamento.
    Ognuno ha delle caratteristiche che lo rendono più adatto a uno o all'altro incarico.
    Personalmente mi trovo in pieno accordo con questa linea, di conseguenza toglierei quel "Wow!" che fa tanto fanboy.

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    1. Consentimi, per trovare i candidati alla massima espressione democratica del nostro paese, il parlamento ed il senato, tra i partecipanti del movimento si devono scegliere i "trombati" ovvero i non eletti ai consigli comunali e nel caso regionali e provinciali, ovvero si devono scegliere, quelle persone che gli stessi appartenenti al movimento non vogliono nemmeno come consigliere del proprio comune.

      Tu dici che non sono ne migliori ne peggiori, ma questo è un falso, se non sono stati eletti è perché non hanno ricevuto sufficienti voti, quindi sono stati considerati peggiori dei loro colleghi di "partito", in pratica gli stessi partecipanti del movimento li hanno considerati i "peggiori".

      Inoltre ho visto qualche filmato di questi "candidati" ed onestamente vuoi sapere l'opinione di un non appartenente al movimento? Era la sagra della mediocrità.

      Di certo non pretendo dei novelli Pascoli o Dante, ma almeno una buona dizione di base della lingua ed un minimo di "coerenza" nei "discorsi" ed invece? Gente che non sa coniugare un verbo coerentemente, che fa discorsi senza capo ne coda, ci mancavano solo quelli in canottiera e mutande davanti al PC...

      E sono discorsi di pochi minuti, registrati su YT, non è che sono interviste in diretta che sono durate ore, ma dei filmatini fatti in casa con tutto il tempo disponibile per farne uno buono, e con la possibilità di scrivere il discorso sul pc, utilizzando il correttore automatico, in modo da evitare almeno certe castronate.

      E' desolante.

      Per non parlare di coloro che pur avendo i requisiti, misteriosamente non hanno ricevuto quanto necessario per candidarsi...

      C'è un grosso problema dentro il movimento, e si chiama democrazia.

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  4. Perchè viene menzionata più volte la democrazia? Si chiama Mov. 5 Stelle, non Mov. Democratico 5 Stelle. La brutta cosa è che l'alternativa a questi dilettanti pieni di buona volontà (e di fuffa), sono i merdoni di prima.

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  5. Grillo è solo un dittatorello, la sola democrazia diretta in sé non potrà mai funzionare. Ma per alcune questioni può essere uno strumento utile in mano ai cittadini. Non diciamo che non sarebbero in grado di prendere certe decisioni perché i loro rappresentanti non sono certamente migliori e più informati.

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  6. Non metto in dubbio una virgola di quello che hai detto sui problemi di democrazia interna nel M5S.

    Ma questo non dovrebbe essere considerato come una base da cui trarre conclusioni generali.

    un limite in assoluto non c'è, lo dico per un semplice motivo: altrove l'hanno già fatto.

    Il partito pirata italiano ha fatto questo video in cui spiegano un pò pro e contro di vari sistemi: http://www.youtube.com/watch?v=mbqcgwb8H_A

    Se ci sono dubbi sulla possibilità per n-mila persone di collaborare per creare un codice di enorme complessità basti pensare a Git-hub. Il codice è un programma, non una legge, ma questo rende al massimo l'operazione più difficile visto che l'esecuzione è fatta in totale assenza di buonsenso.

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  7. la realtà è che possiamo trovare tutti i difetti che vogliamo nell'MS5, ma sarà sempre qualcosa che può togliere di mezzo il potere ladro di sempre, ed è quindi l'unica scelta, difettosa, perfettibile, ma fino a prova contraria non costituita da ladri incapaci certificati, come quelli da sempre votati e vincenti, grazie alla gente stessa.
    Basta capire questo principio di base, per cambiare.

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    1. Se sostituiamo un ladro capace con un non-ladro incapace non otteniamo un miglioramento.

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    2. Ma perché, i grillini hanno forse il certificato di onestà genetica? Garantito da chi? Dal loro capo? In compenso, hanno la memoria ben corta. Queste sono esattamente le stesse cose che si dicevano qualche anno fa a proposito della Lega, e qualche anno prima a proposito del PNF, e qualche anno prima...

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  8. Penso che l'errore grave del M5S sia stato quello di presentarsi alle elezioni, di qualsiasi tipo, a cominciare da quelle circoscrizionali. Secondo me, se si fosse rafforzato come movimento d'opinione/cane da guardia avrebbe reso un servizio migliore al nostro Paese. Già, perché è una delle tante che latitano, da noi: un vero 'coordinamento' di cittadini che non la fa passare liscia a nessuno dei (tanti, purtroppo) straccioni politici, che indaga sul loro operato, mette a nudo le magagne ecc. Il risultato, invece (probabilmente) sarà: un centinaio o quel che è di dilettanti costretti a farsi scrivere pdl da altrettanto dilettanti portaborse, una perenne opposizione a qualsiasi pdl di altri con conseguente paralisi del Parlamento, una congrega di persone che ignorano i principi elementari di politica, amministrazione, economia ecc.

    Voglio dire, per fare un esempio: Nader (USA) quando s'è candidato presidente ha preso - se non erro - al massimo il 3% dei voti, ma le sue battaglie a difesa dei diritti dei cittadini/consumatori hanno portato a ben altri frutti.

    Infine, voglio togliermi un paio di sassolini dalla scarpa:
    1) il famoso (meglio, fUmoso) programma: a parte qualche condivisibile principio (ambiente ecc.) manca di tutto quel che viene rimproverato agli altri, ovvero innanzitutto la concretezza. Non viene spesa una sola parola sul come realizzarlo, con quali soldi ecc.
    2) il limite dei due mandati: va bene, via le cariatidi. Ma perché una persona capace deve tornare a casa dopo (per dire) due elezioni anticipate, magari dopo 4 anni?

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    1. Concordo in gran parte con il tuo pensiero. È importante fare da «cane da guardia» dei poteri e delle istituzioni, altrimenti la democrazia è vuota (come un capo partito senza oppositori e senza dialogo). Anche se questo compito dovrebbe essere dei giornalisti va bene anche se lo fa un politico (anzi).
      Purtroppo in Italia siamo così stravaganti che la stessa sinistra chiede da anni un "vero" centrodestra conservatore, invece dei soliti fascistoidi autocrati e populisti improvvisati.
      Sui due sassolini:
      1) Ok vero, manca la risposta alla domanda fondamentale che distingue qualunque politica da un'altra: «da dove prendi i soldi?» Però, non so se si nota, a questa domanda non rispondono neanche gli altri. La performance di Bersani durante le primarie è stata imbarazzante soprattutto su questo punto (per me). Nel medioevo dicevano «beati monoculi in terra cæcorum» (beati gli orbi nella terra dei ciechi), ma qui manca anche chi ha un occhio solo.
      2) Va pure bene il limite dei due mandati, ma lo farei solo per un singolo livello istituzionale. Se hai 30 anni ed hai governato bene una città, mi piacerebbe averti come parlamentare senza essere costretto a votare un emerito sconosciuto. Quindi dopo due turni da Sindaco o cambi livello o basta. E viceversa: dopo due mandati parlamentari o cambi livello (ad esempio vai a fare il sindaco) o te ne vai. Non credo che i cittadini siano incazzati per chi fa il sindaco e poi il parlamentare o viceversa, ma per chi fa il sindaco per venti anni o il parlamentare per trenta anni (a volte quaranta).

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    2. Interessanti critiche, e altrettanto interessante discussione. E mi pare una buona idea la tua, sui "due livelli" (semplifico). E penso che gli italiani (se si informassero/fossero informati più correttamente) sarebbero molto più incazzati se sapessero quanti politici cumulano cariche, ovvero quanti sono contemporaneamente parlamentari/amministratori locali/ecc. non facendo bene nulla e sperperando denaro pubblico.

      Ecco, secondo me una sensata proposta da tradurre in norme per ripulire un po' la politica, anziché il limite del doppio mandato, potrebbe essere: "è incandidabile a qualsiasi carica elettiva chi già ne ricopre una di altro tipo". Mi spiego: sei sindaco di Forlì e vuoi diventare deputato? Bene, ti dimetti da sindaco e ti presenti alle elezioni. Assicurati pluralismo e ricambio di 'materiale umano' in politica.

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    3. Il divieto di accumulo delle cariche mi pare sottinteso. Per me, ci vuole anche il divieto di fare un altro lavoro: o amministri la cosa pubblica, o amministri un privato.

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    4. Al di là di tutto il programma economico è davvero molto esiguo, e forse è il suo principale punto debole.

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    5. cioè non mi dite che siete daccordo con LeFou, che praticamente afferma che il sistema attuale, europa euro e governo italiano sono la perfezione, e se infatti si rispecchia sulla società quello che dice, l'italia va a gonfie vele... votate i soliti mi raccomando così continuiamo a essere presi per il culo dal mondo intero

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    6. @Criatian Gentili «praticamente afferma che il sistema attuale, europa euro e governo italiano sono la perfezione»
      Quando mai l'ho scritto? Può indicarmelo?
      P.S.: quando ha tempo, provveda a correggere il nome, oltre ai suoi pensieri... sono entrambi sballati...

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  9. Dovresti allora analizzare il partito pirata (estremamente nascente e microscopico per ora) in italia; il concetto è simile a quello di grillo ma sviluppato in una maniera radicalmente diversa (grazie ai crucchi un po)... io credo che grillo abbia fallito, non la democrazia diretta

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  10. Chiaramente il processo funziona meglio sulle piccole realtà: quando ci sono decine di migliaia di persone a proporre lo stesso principio di legge con parole diverse, è difficile andare avanti.
    Tuttavia si stanno ponendo le basi, non credo si possa pretendere tutto e subito.

    2: credo che lo stesso errore di gioventù sia accaduto per quanto riguarda le primarie. E ci credo perchè alla luce di quello che è accaduto con le liste civetta, ritengo fosse importante per il "sistema movimento " in una prima fase proteggersi dalle aggressioni esterne in termini di qualità dei candidati.
    Nella logica del movimento inoltre coloro che accedono ai banchi del parlamento sono dei "portavoce", percui il fatto che possano essere più o meno bravi e qualificati rispetto ai loro colleghi di comuni e province gioca un ruolo secondo me marginale.
    E 3 mesi sono davvero pochi. Organizzare una macchina elettorale affidabile, solo online, senza soldi (Il PD ha fatto scucire due euro a cranio per fare le primarie del leader) è un impresa titanica.

    3: Concordo con te che un sistema di democrazia totale dal basso è totalmente inefficiente. Pure io sono in disaccordo con me quando apro il frigo e decido cosa mangiare per cena, figurarsi migliaia di persone , alcune delle quali manco si capiscono quando parlano, a scrivere una legge.
    Però io ho conosciuto le persone del movimento, sono persone che hanno a cuore il bene del loro comune e della loro regione. Confido nella tecnologia e nel progresso.
    Così, mentre condivido il tuo pensiero sull'inefficienza della democrazia diretta e sulla esistenza di essa solo in un piano utopico, penso che in svizzera si tengono 10 referendum all'anno. Penso che Accediamo al conto corrente online tutti i giorni con password protette e sicure, e mi auguro che un sistema magari non diretto ma più diretto di quello attuale possa esistere: dove ogni mattina mi sveglio e collegandomi posso scegliere tra 5 proposte quella che ritengo più sensata, dove quando leggo su un giornale che il senatore tal dei tali è stato beccato con le mani nella marmellata posso immediatamente aderire ad una proposta di via libera a concedere misure cautelari, etc.

    Se milioni di italiani hanno creduto al nuovo miracolo italiano di Silvio, perchè non posso credere ad una rivoluzione culturale e politica come quella di cui è protagonista il M5S?

    Un rispettoso lettore


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    1. Grazie del contributo. Risponderò sinteticamente, per quanto mi sia possibile.

      1) Non ho notizia di discussioni per la stesura del programma valido dal 2009 ad oggi. Magari lo stanno facendo per le prossime elezioni (anche se gli italiani penso gradirebbero conoscerlo prima di andare a votare), ma non credo l'abbiano fatto per quello in vigore da anni. Posso sempre sbagliarmi, ma finora non ne ho notizia. Il forum indicato trattava di questioni locali (liste civiche). Per fare un esempio, riguardo il referendum si parla testualmente di «istituzione negli statuti comunali, provinciali e regionali dell'istituto referendario deliberativo»
      http://www.beppegrillo.it/listeciviche/forum/2009/02/referendum-deliberativi-senza-quorum.html
      Certamente certi meccanismi funzionano meglio quando si partecipa in pochi, ecco perché per questioni di efficienza esiste la democrazia rappresentativa.

      Tra l'altro, colgo una certa incongruenza quando si vuole tagliare le poltrone parlamentari e contemporaneamente far decidere 60 milioni di persone su ogni argomento.

      2) Le «liste civetta» sono sempre esistite. E riguardo il ruolo da parlamentari degli eletti, attenzione: scrivere una legge non è affatto banale. Anche per questo il limite di due mandati per tutti lo trovo puerile ed irrazionale: si può stabilire per un singolo livello della PA, ma se uno si dimostra un ottimo sindaco o consigliere comunale, mi piacerebbe averlo come mio rappresentante in Regione e poi magari in Parlamento.

      3) In Svizzera sono meno di 10 milioni, e non pubblicano leggi in continuazione come da noi. Si possono anche permettere di lasciarle dei mesi in attesa che i cittadini raccolgano le firme per un eventuale referendum abrogativo prima che entri in vigore (cosa che da noi sarebbe impossibile).

      Il fatto che esistano dei ladri non c'entra con la «democrazia diretta» o con la bontà di una tesi politica. I ladri sono ladri in base alla legge, e la legge va applicata. Eventualmente modificata prima, e non dopo i fatti.

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  11. G.le Lefou,
    Sono una persona che molto probabilmente voterà M5S alle prossime elezioni.
    Premetto che seguo il blog di Grillo con interesse da molto prima del primo V day: ho trovato su questo blog sin dall'inizio un importante alleato alla mia informazione quotidiana. Tuttavia ho avuto modo di criticare Grillo diverse volte, non condivido alcuni punti della sua battaglia e più che altro sono disgustato dal fanatismo che lo avvolge: rivedo in quel fanatismo i momenti più bui della storia italiana dal fascismo ad oggi. Quando leggo alcuni commenti sul suo blog mi ripeto nella mente la frase "l'Italia è un paese che ha bisogno di eroi" e penso a quanto sia tristemente vero.
    Scrivo tutto questo per spiegare che anche se sono un simpatizzante del movimento, non sono un fanatico che manderebbe tutti al rogo (cioè, ne manderei tanti non al rogo, ma questa è un altra storia).
    Ho trovato molto interessante il tuo articolo. Propone una serie di quesiti importanti da porsi. Su alcune tue affermazioni concordo, su altre dissento. Cercherò di essere analitico.


    1: E' possibile partecipare alla stesura del programma.
    La prima versione del programma è stato steso attraverso il forum.
    Dopo aver letto il tuo articolo, senza fare troppa ricerca, ho trovato il luogo dove è possibile partecipare alla stesura del programma.
    il Link: http://www.beppegrillo.it/listeciviche/forum/
    Attualmente sono in corso diversi tentativi di rendere il procedimento più snello. Si parla di una piattaforma wiki, di un sistema che consenta processi decisionali più rapidi, ma il processo è lento, viene fatto da volontari con un idea ma senza fondi. Però quello che succede su questo forum è bello e incoraggiante: persone che appartengono a diversi mondi del sapere e del fare scrivono su differenti temi. Piano piano le idee vengono aggregate e si arriva a delle proposte e delle idee condivise.

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  12. .. metti che, per esempio, ci mettiamo in macchina. Macchine democratiche, con tanti volanti, non c'è ne sono. Guida uno, fino a nuove invenzioni.

    Partiamo per andare, chessò, al mare dove è, più o meno, dove tutti in quella macchina vogliono andare. Se uno vuol andare in montagna, scende dalla macchina e si cerca altri passaggi.

    Per andare a mare, ci sono diverse strade. Ciascuno indica la sua. Gli eccessi ed i difetti sono eliminati automaticamente. Se devi andare a OSTIA non passi da NAPOLI se sei a ROMA. Questo lo capiscono i passeggeri dell'auto: se fai una cazzata, gli altri lo capiscono e qualcuno può scendere; gli altri magari ti costringono a farti fare la strada migliore.

    Man mano che si cammina, le cose cambiano con l'apporto di tutti. Sempre a mare si vuol andare, questa è la scelta collettivo/emotiva; si sceglie la strada migliore con il contributo di tutti, ci si ferma per una time-out con l'accordo di tutti.

    Se lungo la strada, qualcuno fa cazzate, dal guidatore in giù, il percorso non sarà agevole, il gruppo si sfascia, il mare non è più l'obiettivo comune.

    Fin'oggi il MARE è l'obiettivo del MoVimento. E si è in macchina per andare la.

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    1. Non mi pare proprio.
      Finora questo movimento somiglia più a tutti dentro un camion che si illudono di andare al mare e Grillo che guida incazzato per far credere che sa cosa sta facendo.
      E poi ci si ritrova a partecipare alla marcia su Roma. E trovarla pure un'idea niente male.
      Esempio: lei dice che «Se lungo la strada, qualcuno fa cazzate, dal guidatore in giù, il percorso non sarà agevole, il gruppo si sfascia, il mare non è più l'obiettivo comune». Invece il guidatore, il «grande timoniere» Grillo, ha detto oggettivamente una marea di stupidaggini.
      Come mai è sempre al suo posto?

      Buon divertimento.

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  13. Praticamente tutto quello che sostieni, compreso l'esempio del condominio, è quanto vado sostenendo da mesi con i grillini. Ti dirò di più. Quando si trattò di nominare il presidente della repubblica e si chiese alla Lombardi se potevano fare un referendum online per decidere di votare Prodi visto che figurava anche lui nella lista dei papabili del M5S rispose "non ci sono i tempi tecnici"! Un bel paradosso del modello di democrazia diretta via web. La democrazia classica con tutti i suoi limiti è nella stragrande maggioranza dei casi più veloce. Inoltre gli eletti M5S non avendo un mandato inteso in senso classico non hanno margini di autonomia e manovra, quindi in tutte quelle situazioni non preventivate dal loro striminzito programma si troverebbero in un empasse, per non parlare di problematiche come quelle etiche in cui un movimento così eterogeneo imploderebbe. Ma alla fine tutti ti rispondono "cmq sempre meglio degli altri!".

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  14. La possibilità dell'esistenza di un meccanismo intrinsecamente democratico e che produce sempre risultati ottimi (nel senso di «migliori in assoluto») è il sogno di ogni cittadino, azienda, Stato, comunità.
    ===================

    Tale meccanismo e' impossibile, ed e' dimostrato matematicamente sia dai lavori di Arrow che da quelli di Sen. Anche ammesso che si riesca a far lavorare in un gioco di nash milioni di persone, la complessita' di tale gioco non e' polinomiale: http://eccc.hpi-web.de/report/2005/140/
    e condurre un gioco simile , anche assumendo un voto ogni secondo, per 1000 persone richiede un tempo superiore alla vita dell'universo per arrivare ad un ottimo di Nash.

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    1. Concordo. E ringrazio per il commento, dato che la ritengo una delle menti più brillanti che si fanno sentire su internet.

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  15. Mi permetto di intervenire in questo post..normalmente evito polemiche di tipo politico ma leggendo questo blog è evidente la cura e lo volontà di informarsi e di informare da parte dell'autore..
    E proprio per questo mi stupisce un passaggio dove si evidenzia un certo qualunquismo, e una superficialità nell'analizzare i fatti.
    Parlo delle righe in cui tratta su come sono stati scelti i candidati..il qualunquismo sta nel dire che i migliori li lasciamo alle elezioni locali, non venir votati non fa di te una seconda scelta specie dentro a un movimento che stava sul 5% e anche meno, per altro sulla base del suo ragionamento Berlusconi è il miglior statista della storia, nessuno come lui ha conquistato voti.
    E li viene la disinformazione, non aver cercato di capire il perché di quella scelta..le sarebbe bastato chiedere su un social qualunque a un candidato.
    La scelta fu presa perché ci si trovò davanti a elezioni anticipate e non erano in grado di gestire centinaia e centinaia di profili pronti a presentarsi..intanto non tutti i cittadini possono presentarsi nel movimenti, i condannati non possono, era necessario controllare precedenti penali e altre pendenze.
    Poi negli ultimi mesi il movimento era cresciuto e si parlava già del 8/10/15% numeri che potevano far gola a tanti in cerca di una poltrona..per evitare di candidare persone non interessate al movimento ma iscritte solo con l'idea di guadagnarsi un vitalizio hanno scelto di candidare persone certe e certificate.
    Quindi si sono scelte persone che si erano già candidate e non erano state elette..gli eletti alle comunali erano già impegnate non aveva di certo senso ripresentarle..in pratica non era possibile fare lo screening di centinaia e centinaia di profili e avere la garanzia di non mandare a Roma infiltrati, delinquenti o ultimi arrivati attirati solo dal denaro.
    So che è andata così perché nella mi circoscrizione era presente solo un ragazzo del movimento con i requisiti per farsi eleggere, e siccome la cosa mi irritava mi sono rivolto direttamente a lui...per altro vista la situazione particolare dove vivo io ma anche in altre parti d'Italia dove non erano presenti abbastanza candidati si bypasso quella regola per consentire a più persone di presentarsi.

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