domenica 29 luglio 2012

Coprire il debito stampando moneta? Meglio di no.

Altra osservazione che mi viene posta riguardo le teorie monetaristiche: che il debito pubblico si sarebbe formato a causa del complotto del signoraggio bancario, o (secondo alcuni sostenitori del cartalismo aka M.M.T.) per colpa di un complotto criminale che ci avrebbe privati della nostra sovranità monetaria.

Andiamo nello specifico ed affrontiamo la questione dal punto di vista tecnico. L'ipotesi, sia del signoraggio che del Cartalismo/M.M.T., è che
«uno Stato che può stamparsi moneta in attivo può sempre coprire il proprio debito»
Ecco alcune differenze tra l'emissione in passivo ed in attivo, che discendono direttamente dalla pratica. Chi non le conoscesse può consultare la breve Postilla 1 in fondo all'articolo.

Per ogni € 100 emessiEmissione in passivoEmissione in attivo
GuadagnoGli interessi sul titolo: € 2Tutto: € 100
Meccanismo di rientro della moneta
No
Moneta che rimane in circolazione
Niente: € 0Tutta: € 100
    Quindi nell'emissione in attivo ogni volta che si emettono € 100 si aumenta la moneta circolante di € 100.

    È noto che la quantità di moneta in circolazione ha effetti sull'inflazione:
    • se circola troppa moneta, l'inflazione aumenta
    • se circola poca moneta, l'inflazione diminuisce
    A lungo termine funziona così, tanto che la BCE ha come compito principale assicurare la stabilità dell'inflazione di lungo periodo al 2% proprio tramite l'aumento e la diminuzione dell'emissione monetaria.

    Ipotizziando una situazione "da laboratorio" economica e finanziaria stabile (vedi la Postilla 3) abbiamo:
    • inflazione al 2%
    • interessi sui titoli di Stato al 2%
    La Banca Centrale quindi dovrà aumentare la moneta circolante del 2%, così da adeguarla in proporzione all'inflazione e garantire la stessa liquidità.

    Quindi, la Banca Centrale decide di aumentare la moneta circolante del 2%.


    Come fa la Banca Centrale ad aumentare la moneta circolante del 2% emettendo in passivo? Siccome la moneta gli rientra continuamente, non deve fare altro che emettere il 2% di moneta in più. Se l'anno prima aveva emesso 1.000 miliardi, deve emetterne 1.020.

    Come fa invece ad aumentarla emettendo in attivo? Siccome la moneta già emessa non rientra, deve emettere solo il 2% del circolante. Se circolano 1.000 miliardi, deve emetterne solo 20.

    Ed ora la domanda finale: la Banca Centrale (o lo Stato) guadagnerebbe di più o di meno con l'emissione in attivo? Ecco il confronto.

    Su 1.000 miliardi di circolanteEmissione in passivoEmissione in attivo
    Emissione (+2%)€ 1.020 Miliardi€ 20 Miliardi
    Guadagno
    2% sui titoli = € 20 MiliardiTutto: € 20 Miliardi

    Guadagno: sempre 20 Miliardi di euro. In ogni caso. Quindi la Banca Centrale (o lo Stato) non guadagnerebbe neanche un euro in più emettendo moneta in attivo.

    Chi dice che emettendo moneta in attivo con una contabilità differente lo Stato potrebbe guadagnare di più, si sbaglia oggettivamente.
    Anzi, nella realtà i tassi dei titoli solitamente sono superiori all'inflazione, quindi emettere in passivo renderebbe più del 2% e sarebbe molto più conveniente, ma lasciamo stare.

    Ma se sostanzialmente è uguale, come mai non si fa?


    Tralasciamo le considerazioni di «sistema» e di fiducia che riporto in fondo all'articolo e concentriamoci sulla tesi iniziale.
    «uno Stato che può stamparsi moneta in attivo può sempre coprire il proprio debito»
    E allora non è uguale. Quando un soggetto si impossessa della stampante accreditandosi tutto quello che esce da lì lo fa per coprire il proprio debito, e quindi emetterà inevitabilmente più moneta di quella necessaria.

    Per esempio, in Italia abbiamo quasi 2.000 miliardi di euro di debito pubblico, ma circolano «solo» 150 miliardi di euro. Potete intuire le eventuali conseguenze della circolazione di moneta di oltre dieci volte superiore a quella attuale.

    Pretendere di coprire il debito con la stessa emissione è infantile. Significa pretendere di riempire due bottiglie da un litro con l'acqua contenuta in un bicchiere.


    Quindi per coprire il debito con l'emissione bisogna emettere più moneta del previsto, più di quella «giusta» insomma. E quindi provocare inflazione.

    Nonostante la matematica impietosa, qualcuno in passato ci ha provato: lo Zimbabwe, che per coprire il debito con la stampa di banconote ha raggiunto in pochi anni una inflazione annua a ventuno cifre. Non del 21%, ho scritto a ventuno cifre. Una cosa del genere:

    100.000.000.000.000.000.000%

    Questa è una banconota che circolava nello Zimbabwe prima che adottassero il dollaro americano. Se non riuscite a contare gli zeri e non conoscete l'inglese, vi aiuto: vale centomila miliardi di dollari locali.


    Ecco perché non si fa.

    Ed ecco perché signoraggismo e cartalismo (MMT) non sono soluzioni ad un problema. Sono altri problemi, peggiori del primo.

    Postilla 1: differenze tra emissione in passivo ed emissione in attivo.


    L'emissione moderna prevede la contabilizzazione della banconota emessa in passivo, ed è la cosa più ovvia.
    Se io emetto un titolo, ad esempio una cambiale da € 100, e la uso per pagare una bici da € 100, quando faccio il mio bilancio metto la cambiale in passivo ela bici  in attivo.

    Quindi il bilancio sarà -100 cambiale e +100 bici. Così la Banca Centrale (o lo Stato), quando emette una banconota (che è un titolo al portatore e non fruttifero della Banca Centrale) in cambio di un titolo affidabile, mette la banconota in passivo ed il titolo che riceve in attivo: -100 moneta e +100 titolo.

    Quando il titolo scadrà, essendo fruttifero, produrrà un interesse ad esempio del 2%. Quindi al mio bilancio aggiungerò le scritture -100 titolo e +102 moneta. A quel punto alla Banca Centrale avanzano € 2, il guadagno ottenuto con l'emissione (il c.d. signoraggio), che va allo Stato (tolto ciò che serve alla Banca per funzionare). I rimanenti € 100 vengono ritirati dalla circolazione e, se sono ancora in buono stato, torneranno disponibili per le prossime emissioni.
    L'emissione in attivo, invece, prevederebbe che la Banca Centrale (o lo Stato) quando emette una banconota se ne appropri aumentando il proprio capitale, segnandola dunque in attivo, così da poterla spendere direttamente e non solo cedere in cambio di titoli.

    Postilla 2: altre conseguenze dell'emissione in attivo

    • C'è una conseguenza positiva: emettendo improvvisamente in attivo, ci sarebbe un bonus una-tantum corrispondente all'attuale emissione di 1.000 miliardi, divisi tra tutti gli Stati. All'Italia spetterebbero circa 150 miliardi che non risolverebbero un debito di 2.000 miliardi, e non ci sarebbero altri bonus futuri. Come aspetto positivo non è un granché.
    • Come abbiamo illustrato, la Banca Centrale non potrebbe riassorbire moneta. Spesso accade di dover riassorbire (in caso di inflazione eccessiva), la moneta emessa non aumenta sempre.
    • La Banca Centrale non potrebbe più prestare soldi alle banche private. In tal modo, di fatto, non può assolvere alle funzioni di politica monetaria. 
    • Comprometterebbe la funzione della Banca Centrale e la sua credibilità, che sarebbe azzerata non avendo più nessuna garanzia per la moneta emessa (che ora è formata dai titoli).

    Postilla 3: perché inflazione al 2% ed interessi sui titoli al 2%?

    In verità come specificato questa è una astrazione teorica. La Banca Centrale in periodi di crisi può essere indotta ad emettere più moneta per stimolare l'economia mentre in altri periodi a ritirare addirittura moneta dalla circolazione. Quindi i conteggi che troverete valgono anche nel caso in cui in un anno la moneta in circolazione debba aumentare del 10% oppure essere ridotta del 5%.

    Anche i rendimenti dei Titoli di Stato sono un'astrazione teorica:quando l'inflazione era alta i rendimenti dei BOT annuali erano superiori anche del 5% rispetto all'inflazione, mentre dopo l'introduzione dell'euro nel 2001 i due tassi si sono quasi sovrapposti (talvolta i rendimenti dei BOT erano inferiori all'inflazione).
    grafico inflazione e rendimenti BOT
    Italia: inflazione e rendimenti BOT annuali
    Generalmente i tassi dei BOT sono leggermente superiori all'inflazione, perché chi investe vuole coprire almeno la perdita di potere d'acquisto del proprio capitale.


    NOTA: questo articolo è comunque sottoposto a revisione da chi ne sa più di me, quindi potrebbe cambiare nelle prossime ore. Nonostante l'impegno profuso nel verificare i vari aspetti della questione, potrebbero esserci delle inesattezze.
    Si ringaziano i membri dei blog SIC - Signoraggio Informazione Corretta ed Econoliberal per aver controllato (e criticato) il contenuto dell'articolo.

    (LeFou!)

    Fonti:
    Sandro Pascucci (signoraggista) riguardo la ricostruzione della città de l'Aquila, afferma che «Per affrontare la situazione della ricostruzione lo Stato Italiano deve creare ed emettere gratuitamente [ovvero in attivo n.d.r.] il denaro necessario alla creazione di 7 nuove case, e può farlo a costo quasi zero.» Ovvero: coprire il debito con la stampa delle banconote. http://www.signoraggio.com/signoraggio_ricostruirelaquila.html
    Paolo Barnard (sostenitore e divulgatore della M.M.T.) afferma che «Se lo Stato avesse ancora la propria moneta sovrana ci sarebbero i soldi per ricostruire L’Aquila. Stampando semplicemente i miliardi di euro che occorrono e utilizzandoli per pagare cantieri, tecnici e materiali.» http://www.abruzzo24ore.tv/news/Barnard-uno-Stato-sovrano-ricostruirebbe-L-Aquila-creando-moneta/22685.htm
    Segnalati in un articolo del blog Econoliberal.

    martedì 24 luglio 2012

    Rivoluzione sgrammaticale di PEPPECRILLO FATE GIRARE!!!1!!

    Oggi un post leggero e divertente, adatto al periodo estivo.

    Da poco tempo c'è una nuova, divertente pagina Facebook: "Siamo la gente, il potere ci temono". È una pagina satirica nei confronti del populismo grillino (e non) di bassa lega (e Lega).

    Il suo enorme ed immediato successo ha fatto perdere l'orientamento a:
    • giornalisti che l'hanno confuso con il gruppo di Beppe Grillo
    • giornalisti che l'hanno ritenuto un gruppo populista contro la KASTA
    Ad onor del vero Marco Travaglio si è distinto, ha capito l'ironia e si è fatto delle grasse risate alle spalle dei colleghi. Che non hanno capito la risata ed hanno continuato a sparare stupidaggini.

    Ma lasciamo da parte le questioni di KASTA (anche i giornalisti sono KASTA, ricordiamolo!!!!1!!).

    La pagina, con la sgrammaticatura nel titolo stesso, fa anche il verso a tutte quelle sparate zeppe di errori linguistici, tecnici, ma anche di contenuto che vengono condivise nel tempo di un click. Sono innumerevoli i «FATE GIRAREEE!!!» che chiosano un'immagine zeppa di testi colorati ed evidenziati che riportano:
    • leggi-vergogna da abrogare (che sono già state abrogate)
    • leggi-vergogna appena approvate (che non sono neanche state proposte)
    • leggi meravigliose approvate all'estero ma non in Italia, chissà perché? (forse perché non sono mai state approvate?)
    • tecnologie meravigliose che non vogliono farci conoscere (ma che non sono mai state inventate)
    • scie chimiche che ci stanno sterminando tutti MALEDETTI BASTARDIII (ma siamo sempre di più e viviamo sempre di più)
    Sono state realizzate opere autoctone, tra le quali preferisco questa: la mitica «auto Islandese ad emissioni zero»!

    Molte pagine che gravitano intorno al «Movimento Cinque Stelle» (inclusa la stessa pagina ufficiale) ovviamente hanno condiviso alla cieca le paradossali vaccate opere satiriche, cadendo nella trappola.
    Chi di non-verifica ferisce, di non-verifica perisce.

    Distrazione? Può darsi. Ma con sorpresa (ok, non sono stato sorpreso), lo stesso gruppo del «Movimento Cinque Stelle» ha pubblicato oggi questa perla (la correzione con matita rossa è mia, e non ho infierito sulla ripetizione della parola "oggi").


    Si vede proprio il tocco del comico.