martedì 13 maggio 2014

Micro guida sull'uscita dall'euro

Per chi vuole capirci qualcosa e non si fida delle valutazioni dei cattivi difensori dell'euro: l'uscita dall'euro scritta facile tenendo conto solo di:
  • concetti economici largamente accettati
  • dichiarazioni di Alberto Bagnai e Claudio Borghi (euroscettici)
Il ragionamento dei #noeuro è questo:
Se l'Italia esce dall'euro allora la nuova moneta si svaluterà, i nostri prodotti costeranno di meno, esporteremo di più e creeremo più lavoro.
Vediamo come stanno le cose.

Assioma: uscire dall'Euro farà svalutare la nuova moneta del 20-30%

A) Gli effetti della svalutazione durano due anni (dopo siamo al punto di prima)

B) La svalutazione aumenterà le esportazioni dopo circa 2 anni (nel frattempo peggiorano)

C) Gli effetti positivi della svalutazione sulla disoccupazione arrivano dopo tre anni (nel frattempo la disoccupazione aumenta)

Ora potete tirare le somme, e valutare in quale momento dopo un'eventuale uscita dall'euro avremmo dei vantaggi.

Se siete scettici e volete controllare, ecco un po' di riferimenti che rendono fondate quelle affermazioni.

Assioma: su questo c'è consenso unanime sia tra i #NOEURO che tra chi preferirebbe rimanere nell'euro.

A) In questo articolo vengono comodamente riassunti ben ventitré (23) casi di svalutazione dal 2000 in poi: l'inflazione si è sempre mangiata gli effetti positivi della svalutazione. La ragione è facilmente intuibile: niente si crea dal nulla, e con l'inflazione gli operai potranno comprare meno cose, quindi saranno più competitivi rispetto ad altri operai che comprano più cose.


B) vedi J-curve, un concetto largamente accettato dagli economisti e dallo stesso Alberto Bagnai che prevede un iniziale peggioramento ed un successivo miglioramento dopo un periodo dai sei mesi ai due anni (e parte del miglioramento serve per recuperare l'iniziale peggioramento).
Ad esempio, il Giappone ha svalutato la propria moneta da oltre un anno del 20% e sta ancora aspettando questo miglioramento.

C) Lo dice lo stesso Claudio Borghi qui: https://www.youtube.com/watch?v=NtID1e76chM#t=3649 (a 1:00:49)
«Ma attenti, bisogna muoversi in fretta perché la disoccupazione non passa subito! Se anche noi usciamo domani dall'euro ci vorranno tre anni per riprendere a creare lavoro!»
 
(LeFou!)

54 commenti:

  1. non trovo i link ai documenti. Vedo solo il link al video di Borghi su Youtube.

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    1. I link (poco visibili, devo cambiare stile) sono anche alle frasi "questo articolo" e "dallo stesso Alberto Bagnai".

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  2. Ok, grazie. Sono visibili solo se ci si passa sopra col puntatore del mouse.

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  3. http://felicita-sostenibile.blogautore.repubblica.it/2014/05/18/il-punto-sulleuropa-tra-supply-side-no-euro-e-keyesiani/ Intanto la ringrazio per avermi tolto la possibilità di commentare la sua pagina facebook.As usual voi sapientoni supply siders oltre ad essere "oi aristoi" avete un concetto tutto vostro di dialogo e pluralità delle fonti. Le mando questo articolo. Immagino che anche Becchetti sia un poveraccio stolto in crisi in cerca di lettori. Cordialmente. Ah mi raccomando non lo pubblichi casomai qualcuno si facesse qualche domanda e non prendesse per oro colato tutto quello che dice riguardo la politica economico monetaria dell'Ue. Per il resto (sciikimici, signor Aggio etc... ) ancora apprezzo il suo lavoro benchè faccia carne di porcho di chiunque non la pensi allo stesso modo. Cordialmente.

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    1. Ma le pare. Riguardo le discipline economiche (ed il metodo molto democratico) lei è come Beppe Grillo. Solo che si è schierato un altro esercito. Questo non significa che abbia ragione.

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    2. Non mi pare che Beppe Grillo abbia presentato uno straccio di etoria economica. Sto parlando dei personaggi citati nell'articolo medesimo.

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  5. Giusto per rimanere alle conseguenze date per certe della svalutazione, e per comprendere la faziosità di un articolo del genere, basta prendere questa frase:

    "B) La svalutazione aumenterà le esportazioni dopo circa 2 anni (nel frattempo peggiorano)"

    e confrontarla con questo grafico relativo agli effetti sulla bilancia commerciale della svalutazione del 1992:

    http://4.bp.blogspot.com/-NUulfF_Vxgo/Ta9zwAW9hAI/AAAAAAAAAY0/2ca-5ONqWQo/s1600/bilancia2.jpg


    "Due anni", eh?
    E "nel frattempo peggiorano", eh?

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    1. Quindi lei smentisce lo stesso Bagnai, ok. Grazie.
      In Giappone hanno svalutato artificiosamente da oltre un anno e la situazione è peggiorata. Lei dice che l'aumento dell'export nel 1992 è dovuto alla svalutazione? (avrebbe anche creato disoccupazione e calo del potere di acquisto dei salari = povertà ma per carità, evitiamo di dirlo eh!) Bene, non verifico neanche il grafico senza fonte che ha linkato e fingiamo che lei abbia ragione al 100%.
      Da questi due punti lei dovrebbe evincere che non c'è un legame di necessità tra svalutazione ed immediato miglioramento della bilancia commerciale.
      Se il mio articolo è fazioso, tutta quella massa di cialtroni che sostengono che l'uscita dall'euro faccia tanto bene all'Italia cos'è?
      Grazie e tanti saluti.

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    3. 1) quello che sostengo è esattamente quanto sostenuto anche da Borghi e Bagnai: non si capisce dove dicano cose diverse.
      Ti ricordo che io ho replicato sulle scemenze che hai scritto in merito alla bilancia commerciale, non sul resto (non per ora, almeno... ma non ho intenzione di perdere troppo tempo su un blog scritto da un dilettante convinto di saperla lunga e frequentato da 4 gatti in croce).
      Se mi citi l'intervento video di Borghi dove dice che per riprendersi ci vorrà comunque del tempo, lui lì parla di occupazione e non di bilancia commerciale. E oltretutto non dice MAI (ovviamente) che la svalutazione la ostacolerebbe, semmai che gli effetti sull'occupazione non sarebbero immediati (ed è vero).

      Insomma caro LeFou, ci hai provato col tuo trucchetto retorico da due soldi, ma ti è andata maluccio: Bagnai e Borghi sulla bilancia commerciale dicono ESATTAMENTE quanto ho sostenuto, e lo sai perchè? Perchè lo dicono i precedenti storici, guarda caso.


      2) qui sei tu che hai parlato degli effetti della svalutazione SULLA BILANCIA COMMERCIALE, non io. E gli effetti, sull'unico precedente storico italiano in nostro possesso, dicono che si è ripresa immediatamente, NON dopo due anni e NEMMENO con un iniziale calo.
      Se vuoi infilarci dentro disoccupazione e potere d'acquisto dei salari benissimo, ma:
      - innanzitutto non fare finta che siano gli altri a non parlarne e non cambiare le carte in tavola: io ho replicato sulla bilancia commerciale, non sul resto
      - probabilmente, se tu fossi uno che davvero ci tiene ad approfondire le questione e non a fare un'analisi da Mulino Bianco, scopriresti che l'aumento della disoccupazione ed il calo della quota salari NON sono dipesi affatto dalla svalutazione, bensì erano un trend già in pieno svolgimento nel periodo precedente (SME), che gli effetti della svalutazione hanno rallentato prima e interrotto poi.


      3) verifica pure il "grafico senza fonte", così poi non potrai continuare il giochetto di insinuare che i dati poco graditi alla tua tesi possano essere falsi.

      Ti vanno bene le statistiche della Banca d'Italia, sì?
      Guarda un pò, sapientone dei miei stivali:
      - vai qui --> http://www.bancaditalia.it/statistiche/rapp_estero/bds_est
      - poi apri "balance of payment and international investment position
      - poi apri "balance of payments: balances - total current and capital account"
      - nel riquadro a destra ti compare la bilancia dei pagamenti, di cui puoi scorrere la serie storica usando i numeretti a sinistra del riquadro.
      Tra il n° 14 ed il n° 15 vedi il passaggio della bilancia dei pagamenti post-svalutazione: li vedi tutti quei "-" che diventano magicamente dei "+", sì? Sicuro?

      E questa era la bilancia dei pagamenti, che oltre alla bilancia commerciale riguarda anche quella finanziaria.

      Vogliamo concentrarci solo sulla bilancia commerciale, visto che è lì che andrebbe ad incidere direttamente la svalutazione?

      Allora andiamo su Trading Economics, e più precisamente qui --> http://it.tradingeconomics.com/italy/balance-of-trade
      Qui scegliere il periodo da analizzare è ancora più semplice, hai due menù a tendina da cui scegliere l'intervallo di rilevazione.
      Metti a sinistra "1992" e a destra "1993". Fatto? Bravo.
      Lo vedi che in settembre 1992 siamo attorno ai -1000 e nel luglio 1993 siamo a +4000, mantenendoci poi stabili (scorri pure in avanti gli anni) attorno ai +2000?
      Ora a destra metti come anno il "2000". Lo vedi che siamo tornati a 0, ed il declino della bilancia commerciale comincia attorno al 1998?

      Oh, ma guarda! Non vorrai mica dirmi che quando l'Italia aveva cambio flessibile la sua bilancia commerciale stava benone, mentre quando si è impantanata nel cambio fisso (SME prima, Euro poi) la bilancia commerciale è precipitata?
      Ma davvero? Ohibò!

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    4. Visto che insulta e fa lo splendido quando indica le fonti, evidentemente è l'unico linguaggio che conosce. Mi adeguo per farle un favore.
      1) Caro intollerante bimbominchia analfabeta che legge un blog di un fascistoide e crede che la moneta possa creare da sola la felicità nonostante l'unico periodo storico di crescita incessante senza crisi finanziarie sia stato quello con la parità tra tutte le monete del mondo:
      - al punto B) dell'articolo viene nominato San Bagnai da Pescara
      - con il mouse clicchi sul nome del suo Dio dopo aver leccato lo schermo immaginando che sia il suo culo
      - legga la supercazzola di Bagnai
      - vada a cagare
      (sono stato al suo livello? spero di sì)

      2) L'Italia ha svalutato continuamente, non solo nel 1992. Ovviamente ci sono sempre i dementi che vorrebbero svalutare anche in questo momento, con la bilancia commerciale in attivo, ma il mondo è bello perché è vario.

      3) Una correlazione non è causa-effetto. Solo Bagnai e qualche altro economista antiscientifico fallito che non ha mai pubblicato neanche mezzo articolo in una rivista di pregio e che vuole propagandare tesi preconcette sfruttando dati presi alla bisogna spera ancora che qualche ignorante ci caschi. L'intera comunità scientifica lo deride sia nei metodi che nelle conclusioni. Neanche i suoi colleghi lo cagano più ormai, solo i falliti lo seguono. E quando per rispondere alle critiche uno si inventa il PUDE (Partito Unico Dell'Euro) creando così un nemico artificiale (classica tecnica mistificatoria per evitare di rispondere nel merito), è fortunato se gli altri non lo considerano parte del PENE (Partito Eterogeneo No Euro).

      Sperando di essere stato offensivo allo stesso suo livello, adeguandomi al suo linguaggio, porgo distinti saluti.

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    6. Come volevasi dimostrare: zero risposte sul merito, solo qualche altra badilata di saccenza e qualche insulto, più ridicolo che altro (Bagnai poco seguito a livello accademico? LOL), a contorno.

      Naturalmente la bilancia commerciale in seguito a svalutazione si è comportata come ho descritto e documentato io, e come descrivono e documentano Borghi e Bagnai (e molti altri, del resto), mica come descritto dal buon LeFou.

      Ma siccome ai cialtroni non piace rivelarsi in quanto cialtroni, meglio parlar d'altro.

      D'altronde dati, grafici e riferimenti che demoliscono completamente la tesi che intendevo demolire (e sulla quale non c'è stata la minima replica, naturalmente) non li ho certo postati per il poveretto che gestisce questo blog, quanto per enfatizzare ancor più il suo dilettantismo a quei pochi che ancora seguono queste pagine, che non so se definire più tristi o più comiche.

      Missione compiuta, a quanto pare. Non che ci volesse molto, con cialtroni del genere non c'è manco gusto.


      Passo e chiudo.

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    7. Veramente ho risposto nel merito. Se lei non l'ha capito non è colpa mia.
      Buona notte.

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    8. Poraccio di un LeFou, brutto ridursi in questo stato... rifugiarsi dietro "la correlazione non è causa-effetto", non serve mica a nascondere il fatto che quanto da te scritto nell'articolo:

      "B) La svalutazione aumenterà le esportazioni dopo circa 2 anni (nel frattempo peggiorano)"

      è una solenne MINCHIATA smentita dal precedente storico più vicino al nostro contesto.

      A ben pensarci, anche quest'altro punto:

      "A) Gli effetti della svalutazione durano due anni (dopo siamo al punto di prima)"

      è ugualmente una sciocchezza, visto che dopo la svalutazione del '92 gli effetti sulla bilancia commerciale italiana non solo sono stati IMMEDIATI, ma anche DURATURI nel tempo (almeno 5 anni, e comunque sino a quando non si è tornati al cambio fisso).


      Puoi rigirarla come vuoi, ma il "merito della questione" è QUESTO, i dati lo confermano, e tu a ruota ti confermi un cialtrone, cosa per la quale dovresti prendertela con te stesso e con la tua pessima idea di continuare a scrivere articoli su questioni che palesemente non conosci.

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    9. infatti questo qui (lefou) che competenze ha in economia ? e perchè mai si è svalutata la lira nel 92 sganciandoci dallo SME se non fosse servita nel brevissimo periodo? (92/93)... comunque se è un sito anti- complotti cosa c'entra la critica al recupero della sovranità monetaria? è come se in un sito sulla superstizione parlassi dell ultimo album di jovanotti ... l'isteria poi di vedere "settari blogger" in ogni critica che qualcuno le rivolge è questo si sintomo di FANATISMO...

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    10. Se la mettiamo sulla competenza, il 99% degli economisti smentisce Bagnai.
      Grazie, mi fa risparmiare tantissimo tempo con domande di questo tipo.

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    11. "Se la mettiamo sulla competenza, il 99% degli economisti smentisce Bagnai."

      Trollata per trollata (come definire altrimenti una frase del genere?) potremmo anche dire che il 100% non legge questo sito.

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    12. Il fatto che il 99% degli economisti smentisca Bagnai non significherebbe intrinsecamente che Bagnai si sbaglia... Potrebbe anche significare (e non sarebbe la prima volta) che c'è un bel blocco di potere concentrato sul veicolare una tesi a senso unico, e non è una gran novità.
      Detto questo avevo già letto un'altra discussione sul tema su questo blog in cui il Sig. Anakyn aveva con chiarezza e precisione (e dati alla mano) confutato le tesi proposte da LeFou. Io credo che errare sia umano, ma perseverare veramente diabolico. Ogni tanto si può anche ammettere di essersi sbagliati, o quantomeno di avere decisamente esagerato.

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    13. Anakyn: non era una trollata. Se non capisce cosa sia la convergenza di opinione degli esperti di settore sta ragionando in termini antiscientifici e dunque in termini che non mi riguardano.
      Christian: è vero che Bagnai POTREBBE aver ragione, come anche un medico ciarlatano che afferma che i tumori si curano mangiando solo insetti crudi POTREBBE aver ragione. Ecco perché ci affidiamo quotidianamente a ciò che la maggioranza della comunità scientifica ritiene corretto. E la maggioranza degli economisti giudica le tesi di Bagnai completamente prive di senso.
      Se per lei il principio si applica solo quando conviene, allora sta ragionando in termini antiscientifici ecc. ecc.

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    14. "Ecco perché ci affidiamo quotidianamente a ciò che la maggioranza della comunità scientifica ritiene corretto. E la maggioranza degli economisti giudica le tesi di Bagnai completamente prive di senso.
      Se per lei il principio si applica solo quando conviene, allora sta ragionando in termini antiscientifici ecc. ecc."



      Al di là del fatto che andrebbe quantomeno dimostrato che la maggior parte della comunità accademica ritiene poco fondate le tesi di Bagnai (buona fortuna), fa un pò tenerezza (forse dovrei dire orrore) sentir parlare di "metodo scientifico" da uno che lo ritiene fondato sulla "maggioranza della comunità scientifica" (come si rileva? gli "scienziati" non sono anch'essi soggetti a corruzione? da quando in qua in "scienza" ha ragione chi fa numero? ecc ecc...), piuttosto che sui dati e sulle logiche che gli sono state esposte.

      Se poi il tizio in questione arriva a scrivere che lui non si occupa di ciò che è "antiscientifico", la tenerezza di cui sopra diventa risata incontrollabile.

      Sarebbe sin troppo facile affondare il coltello nella piaga facendo del sarcasmo sulla considerazione che la "maggioranza della comunità scientifica" dell'epoca aveva rispetto alle teorie di un certo Galileo Galilei.
      Ma forse avevano ragione loro a credere che fosse il Sole a girare attorno alla Terra: in fondo Galileo era in minoranza.

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    15. "anche un medico ciarlatano che afferma che i tumori si curano mangiando solo insetti crudi POTREBBE aver ragione". Che affermazione buffa... Che testimonia della chiusura mentale che c'è a monte, d'altro canto la testardaggine nel portare avanti delle opinioni decisamente ben confutate (con argomenti) da un lettore, senza porsi il minimo dubbio, si era già vista, era inutile pretendere un qualsivoglia cambiamento di rotta. Il medico che cura con gli insetti crudi è un "ciarlatano" a prescindere, mentre la ricerca scientifica internazionale è sempre: seria, affidabile, non compromessa con gli interessi economici... Il suo è un atteggiamento fideistico quant'altri mai, ben peggio di chi crede in qualsiasi ciarlatano.
      Bagnai non è certamente solo nell'esprimere certe opinioni: molti economisti insigni esprimono opinioni simili, magari non ricalcate (come è ovvio che sia) ma con una visione di fondo paragonabile. In più mi pare evidente dai commenti di Anakyn lo sforzo di non voler essere ottuso e monocorde, anche quando dice, più che correttamente, che non esiste una "ricetta" economica che vada bene per qualunque momento e per qualunque situazione. E comunque se anche la "comunità" fosse contraria, se gli argomenti di Anakyn e Bagnai sono buoni, lo sono a prescindere, e a me sembra che gli argomenti di Anakyn siano molto seri.
      Io non mi affido affatto e quotidianamente alla cosiddetta "maggioranza" degli scienziati, poichè solo un cieco (probabilmente come lei) potrebbe guardare a questa "comunità" scientifica nel modo acritico e superficiale che utilizza lei. E' evidente nel suo atteggiamento un pregiudizio di fondo e la mancanza dell'apertura mentale necessaria a guardare anche a ciò che apparentemente è lontano da lei. Il risultato è che per lei qualunque idea che "esca dal seminato dell'ufficialità" non vale nulla. Sempre e comunque. Ciò è antistorico e ridicolo, anche solo statisticamente. E' poco più che cortigianeria, mi perdoni. Io sono sempre stato di sinistra, e per cominciare a capire qualcosa in materia economica ho dovuto accettare anche di leggermi scritti di destra o analizzare l'economia della Germania Nazista. Non mi ha fatto piacere, ma ho imparato molte cose.
      Sono geologo e qualcosa di climatologia la capisco, se facessi come lei mi fiderei della "comunità" che ad esempio ci ammorba con la tesi del "riscaldamento globale antropico", mentre leggendo correttamente i documenti e gli stessi dati di chi propina questa tesi non si può che concludere che non ci sono certezze a riguardo e che anzi molto più probabilmente l'influsso umano sull'andamento termico planetario è a dir poco trascurabile. Devo accodarmi alla "comunità scientifica" anche se ritengo che affermi palesi sciocchezze? Sono io che non capisco nulla? O forse devo cominciare a dubitare dell'affidabilità di questa "comunità"?
      Secondo me per un blog come il suo avere un Anakyn che si prende ancora la briga di scriverci sopra è una risorsa, che andrebbe valorizzata. Non si chiuda a riccio e ci pensi. Ribadisco, non c'è niente di male nel cambiare idea

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    16. Anakyn: casca male, sono un divulgatore scientifico.
      Già al tempo di Galileo la comunità degli studiosi era persuasa della correttezza dell'ipotesi copernicana. Lei si confonde con la Chiesa che, analogamente ai fedeli di Bagnai & co., lancia invettive contro chi non la pensa come loro.
      Inoltre gli scienziati hanno una caratteristica: quando le prove mostrano che una teoria è sbagliata, la correggono o la abbandonano. Ecco perché quando la comunità dei tecnici di un settore è persuasa di "qualcosa" significa che questo "qualcosa" ha più razionali di "qualcos'altro". Ciò non significa che non si possa discutere anche delle ipotesi più alternative, ma si fa in base agli strumenti degli scienziati, ovvero gli articoli scientifici in riviste peer-review e non negli happening elettorali.

      Christian: lo stesso vale anche per la sua osservazione.
      Integro rispondendo alla sua teoria circa il "riscaldamento globale antropico", che si usa proprio come esempio della tecnica del "false balance": il 97% (NOVANTASETTE PER CENTO) degli scienziati di settore sostiene quella teoria, il 2% non ha una posizione definita e solo l'1% (UNO PER CENTO). Questo non in base alle opinioni personali ma in base agli studi effettuati da migliaia di altri scienziati nel mondo. Se poi lei vuole sostenere una tesi alternativa ne ha tutto il diritto, ma le faccio presente che mostra una presunzione immensa trattando quelle migliaia di scienziati come degli emeriti idioti che non riescono a "leggere correttamente i documenti e gli stessi dati" che "propinano". Evidentemente la sua è una posizione ideologica e dunque antiscientifica.
      Inoltre, tanto per trattare l'infantile schemino LeFou-difende-i-poteri-forti e trattare dell'affidabilità delle varie posizioni, faccio presente che gli unici che sono stati beccati a ricevere fondi da aziende sono proprio i negazionisti del "riscaldamento globale antropico". Continui pure a difendere i produttori di gas serra, ma non venga ad insegnarmi come funziona il mondo, prego.

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    17. [errata corrige] "e solo l'1% (UNO PER CENTO)"=> "e solo l'1% (UNO PER CENTO) nega, come lei, la teoria del riscaldamento globale antropico"

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    18. "Anakyn: casca male, sono un divulgatore scientifico."


      Casco benissimo invece, visto che intendevo proprio mettere in luce gli strafalcioni metodologici e concettuali legati ad un simile modo di fare divulgazione scientifica.

      Compito che del resto riesci a perseguire tranquillamente senza il mio aiuto, impegnato come sei a sottolineare commento dopo commento la tua inadeguatezza.

      L'ultima perla è il considerare lo "scienziato" come uno strumento asettico al servizio della scienza, la quale procederebbe per tentativi, errori e correzioni verso il progressivo miglioramento: in questo quadro positivista, nel quale si incastra a pennello l'associazione fra "maggioranza" ed "affidabilità", mancano del tutto alcuni fattori in grado di distorcere a monte qualsiasi epistemologia, come ad esempio:
      - l'interesse particolaristico, che da un lato può tranquillamente condizionare il lavoro di uno scienziato o di un gruppo di scienziati, dall'altro può fare a cazzotti con la scienza
      - il conformismo generato a priori da alcune correnti di pensiero (vedi corrente economica neoliberista)

      Per non parlare del fatto che l'economia è una disciplina che studia l'interesse umano, o per meglio dire l'equilibrio fra gli interessi umani, e rispetto alle "scienze" tradizionali poggia dunque su presupposti particolarmente fragili e mutevoli a seconda dell'interesse "di classe" che si intende valorizzare.

      Vogliamo tradurre in soldoni?
      Se in un determinato contesto culturale prevale una specifica corrente di pensiero economico rispetto alle altre (e se prevale NON significa che sia "migliore": basta che la classe al potere foraggi adeguatamente politici, giornalisti, intellettuali ed accademici), essa condizionerà le opinioni dei rispettivi economisti nonostante possa esprimere concetti completamente sbagliati.
      Non solo: ogni economista, oltre a tale condizionamento culturale a monte, andrà a scegliere e favorire la corrente di pensiero economico più vicina alla sue ideologia sociale e politica.
      Di esempi ne abbiamo a bizzeffe, possiamo sbizzarrirci sopra.

      A differenza delle altre scienze, insomma, l'economia è ben lungi dall'aver stabilito un criterio metodologico che ne assicuri un progresso solido e continuo, condizionata com'è da fattori che con la scienza hanno ben poco a che fare.

      In definitiva: se già il tuo concetto di "scienziato" e di "metodo scientifico" fa acqua da tutte le parti, il voler associare l'economia alla scienza classica è la ciliegina sulla torta.


      Rassegnati LeFou: se un "divulgatore scientifico" ragiona come te, farebbe bene a cambiar mestiere.
      Soprattutto se nel frattempo ignora i dati che, guarda caso, NON sono coerenti con le tesi preconfezionate che intende "divulgare".

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    19. Il metodo scientifico si applica anche in economia. Lei non sa di cosa parla.

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    20. Mai negato il contrario: tu non sai nemmeno cosa leggi.

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    21. Quando parla del comportamento degli economisti inficiato dalla loro ideologia descrive una situazione non accademica ed antiscientifica. Solo i cialtroni si comportano in quel modo, non i ricercatori seri.
      Come scrivevo, lei non sa di cosa parla.

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    22. I cialtroni che conosco io rifiutano di argomentare nel merito (vedi le logiche e le dinamiche che ho descritto in precedenza, supportate da dati di cui ho fornito le fonti), preferendo aggrapparsi a logiche di "maggioranza" che oltre ad non essere in alcun modo dimostrabili (sei addirittura arrivato a scrivere - scadendo nel ridicolo - che il NOVANTANOVE PER CENTO della comunità accademica "smentisce Bagnai") sono oltretutto, esse sì, avulse da qualsiasi ragionamento scientifico.

      D'altronde pare che i lettori di questo blog abbiano capito con chi hanno a che fare, quindi nuovamente: missione compiuta.

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    23. Lei ha una missione, io no. Sono libero, e ciò che dico non dipende dall'argomento o dalla persona.

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    24. Non so come faccia a calcolare che il 99% degli scienziati crede nel riscaldamento globale antropico, ma anche se fosse, l'unica cosa che conta è l'analisi della situazione e dei dati disponibili, che il 99% dica che le cose stanno in un certo modo non significa nulla, che le piaccia o no. E per fortuna che è così, altrimenti le verità si stabilirebbero a suon di maggioranze, e non sulla base delle idee.
      La teoria del riscaldamento antropico si basa tutta sul grafico che fece epoca della cosiddetta "Hockey Stick", vale a dire un grafico (truccato) dell'andamento delle temperature negli ultimi 500.000 anni circa, durante i quali sarebbero rimaste sempre più o meno invariate, salvo nell'ultimo secolo e mezzo. Beh quel grafico è un falso clamoroso, che lei stesso potrebbe smentire con ben poca fatica, in quanto trascura completamente periodi di riscaldamento planetario molto ben noti e documentati ovunque (sia per via storica, che per via paleobotanica o paleobiogeografica), come il periodo caldo romano e l'Optimum medievale, durante i quali le temperature medie erano ben più alte di quelle attuali. E' una cosa stranota. E infatti questo can can sul riscaldamento antropico è a dir poco sconcertante. Semplicemente non ci sono prove attendibili, e la Hockey stick è un falso totale. La invito ad informarsi e a cercare di smentire l'esistenza di periodi ben più caldi dell'attuale nella storia, se è in grado di farlo. Ma conoscendo le sue abitudini, non cerchi di farlo per partito preso, solo per confutare le opinioni altrui, cerchi di essere onesto.

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    25. http://it.wikipedia.org/wiki/Controversia_sul_cambiamento_climatico

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    26. Ah beh, Wikipedia è una fonte autorevole...
      Peraltro almeno questa pagina ha l'onestà di ammettere che esiste anche un gruppo di scienziati che mette fortemente in dubbio l'impatto delle attività umane sul cambiamento climatico (basti pensare che paragonando la CO2 emessa dall'uomo a quella emessa in natura non si arriva ad un 5% stando larghi, e considerando che la CO2 contribuisce per non più di un 15% all'effetto serra, il cui principale responsabile è il vapor d'acqua, se ne evince che l'influsso umano è davvero trascurabile), ed era ora direi! Ad ogni modo se l'obiettivo era quello di dimostrare che esiste una maggioranza di scienziati concordi sul riscaldamento antropico, c'è un'altra pagina di Wiki che lo dichiara più apertamente. Ma io non discuto affatto sull'esistenza di questa "maggioranza", affermo semplicemente che si sbaglia, (o che mente), e lo affermo sulla base di dati semplici, disponibili per chiunque. Mi fermo qui, visto che sono "off topic" come direste voi esperti internettisti

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    27. Quindi secondo lei chi non converge sulla sua tesi si sbaglia o mente. Hail!
      Certo che tra complottisti e no-euro è pieno di presuntuosi palloni gonfiati...

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    28. Avere un'opinione diversa da quella di altri non significa essere "dei palloni gonfiati". Qui si tratta semplicemente di trarre banali conseguenze: se io penso che il riscaldamento antropico non esista o sia clamorosamente sovrastimato, è ovvio che penso che chi lo sostiene si sbaglia o mente. Non ci vedo nulla di strano e nulla di presuntuoso. In base a quel che dice lei dovrei essere d'accordo con altri solo perchè sono in "tanti". Perchè quando qualcuno non è d'accordo con lei non gli fa forse capire che secondo lei si sbaglia di grosso? Non è la stessa cosa? Come devo dire la mia opinione in modo che a lei vada bene? Che penso non sia vero che c'è il riscaldamento globale ma sicuramente mi sbaglio?
      Detto poi da uno che ha sempre fatto della sicumera e della presunzione un cavallo di battaglia. Solo lei è autorizzato a dire che gli altri si sbagliano? Ha un bel coraggio.
      Non sia ipocrita, non è necessario ribattere sempre anche quando non si hanno argomenti. La invito piuttosto a studiare meglio la questione climatica, possibilmente per dare un contributo di verità, e non per tenere bordone a priori all'establishment. Se concorderà con loro, saremo felici di leggere le sue motivazioni

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    29. Lei sostiene che la stragrande maggioranza degli scienziati del mondo e degli istituti che si sono occupati del problema non siano stati capaci, come invece è stato capace lei, di trarre BANALI CONSEGUENZE.
      Cioè ci sono migliaia di scienziati che hanno avuto accesso a tutta la documentazione ed hanno redatto gli studi che hanno preso tutti contemporaneamente un colossale abbaglio, mentre lei arriva fresco fresco e li tratta come degli emeriti coglioni.
      Se questo atteggiamento, che applica anche alle questioni economiche, non significa essere dei palloni gonfiati, non so proprio come definirlo.

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    30. Tra l'altro è stupefacente (non solo nel senso di "sorprendente") come LEI accusi ME di "tenere bordone a priori all'establishment" quando l'unico caso di complotto da parte dei poteri forti è stato il caso EXXON con la società petrolifera che PAGAVA per sostenere gli studi negazionisti! Magari è LEI che si appiattisce alle posizioni dei POTERI FORTI.
      Ma si vergogni.

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  6. C'e' anche la pacata nei toni, ma feroce critica di Stiglitz al consenso di Washington (che era alla base dei famigerati "Plans d'adjustement structurel" promossi dall' FMI per "risollevare" le economie dei paesi piu' poveri ed indebitati) del quale la svalutazione della moneta era uno dei capisaldi.

    Ricordo molto bene che l'economista evidenziava che non si favorisce solo l'esportazione di beni e servizi, ma anche dei capitali (...) lasciando le banche a bocca asciutta, distruggendo il sistema di finanziamento delle imprese locali.

    Eh si', anche il vecchio Stig, lo si tira fuori solo quando fa comodo.

    Saluti da Congo, che di inflazione se ne intende: da 1.23FC/$ (evviva la fantasia) alla creazione nel 96 (?) a 940 FC/$ oggi :)

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  7. secondo me non è possibile mettere a paragone il sistema italia con quello giapponese.. considerando che l'italia campa di made in italy, per quanto riguarda le esportazioni penso che avremmo grandi vantaggi se potessimo svalutare la moneta.. molti apprezzatori preferirebbero comprare il made in italy piuttosto che roba cinese.. cosa che oggi magari non fanno a causa dell'elevato costo.. e noi stessi saremmo incentivati ad un consumo interno sempre a causa dell'elevato costo dei prodotti marca euro

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    1. Perché, il Giappone non campa di "Made in Japan"?

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    2. Sì, ed è in grado di fare politica monetaria

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    3. Politica monetaria che non sta producendo niente.

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    4. Non sarà mai peggio della politica monetaria sconsiderata e inetta fatta dalla BCE

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    5. A prescindere dalla sua opinione (contestabilissima ma rimane una sua opinione), quella politica monetaria non ha risolto un fico secco. Anzi, ha peggiorato la situazione. E dovremmo applicarla anche in casa solo perché un gruppetto di squinternati grida animalescamente alla «sovranità monetaria»? Ma veramente?
      Ma mi faccia il piacere! (cit.)

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  8. Il gentile Anakyn mi ha preceduto nel far notare in modo preciso e puntuale come il post cominci con due inesattezze marchiane (due premesse su tre), inficiando completamente tutto il resto. Credo che su questo punto ci sia ben poco da aggiungere.

    Al di là di questo, mi piacerebbe precisare un paio di cose. La prima riguarda la questione Bagnai/Galileo. Chiariamo una cosa: Bagnai NON è uno scienziato pazzo. NON è un accademico in cerca di notorietà, e tantomeno spaccia per rivoluzionarie teorie economiche fantasiose (per questo rivolgersi a Barnard e soci). Non è Bagnai ad aver inventato la teoria delle aeree valutarie ottimali o il ciclo di Frenkel. Al contrario, i suoi scritti sono carichi di referenze PESANTI, e spesso citano dati che sono accettati come PACIFICI, da buona parte della letteratura scientifica sull'argomento. Quando si buttano nel mucchio percentuali (a casaccio) di economisti che non sarebbero d'accordo, o si dice che Bagnai non è attendibile perché "non pubblica su riviste di fascia A", si sta straparlando. E non solo perché la "percentuale" è sballata in sé, ma anche perché metodologicamente la si mette sullo stesso piano del complottista quando estrapola la frase dal discorso del professore importante (senza averci capito una mazza) per dar credito alle sue farneticazioni. Ma c'è di più: quand'anche fossero verificate le percentuali di cui sopra (e non lo sono), c'è un fatto non da poco da considerare: differentemente dall'alienato che prevede i terremoti a posteriori, le previsioni di Bagnai sono effettivamente tali. Un divulgatore scientifico dovrebbe sapere che la capacità di fare previsioni è in definitiva ciò che permette alla scienza di chiamarsi tale.


    LeFou ha sbagliato bersaglio, scambiando per complottismo un dibattito economico che, ammettiamolo (non c'è disonore in questo), è ampiamente al di fuori dalla sua portata.

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    1. Il fatto che Bagnai dopo venti anni di carriera in una delle ultime università italiane non sia riuscito a pubblicare neanche un articolo scientifico di prestigio e che non abbia scritto nessun articolo sull'argomento specifico dell'uscita dall'euro (mi dia un riferimento se sbaglio) non è un particolare da poco. È la base del metodo scientifico, al di là di tutte le chiacchiere per cercare di sminuire la faccenda: SENZA PUBBLICAZIONE IN PEER-REVIEW SONO SOLO CHIACCHIERE.
      Inoltre tecnicamente la sua tesi ha un pesante controesempio negli avvenimenti giapponesi: dopo una grande svalutazione il Giappone ha peggiorato TUTTI i suoi fondamentali. Bella previsione degli avvenimenti. E noi dovremmo uscire dall'euro per rischiare di seguire lo stesso destino? Lo faccia lui che è ricco e chi gli va dietro.

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  9. Le ripeto, questa sua argomentazione è allo stesso livello dei grillini o di Barnard quando prendono una frase di un economista senza aver capito una mazza del discorso e del contesto, e dicono che il programma del 5 stelle lo ha scritto il premio nobel Stigliz.

    Nel caso particolare, poi, è un'argomentazione doppiamente inopportuna, dal momento che Bagnai, come le facevo appunto notare, NON sostiene teorie rivoluzionarie, ma divulga teorie pacificamente accettate. Peraltro, non so che tipo di esperienza di ricerca scientifica lei abbia, ma il suo approccio "o pubblichi su riviste con IF astronomico o ignorerò a priori qualunque cosa tu dica", è abbastanza... parziale (per non dire altro). Le consiglio ad esempio la lettura di questo articolo che nulla ha a che vedere con l'economia (http://www.roars.it/online/il-nobel-dei-baroni/).

    Se poi vogliamo a tutti i costi prescindere dai dati (che non sono prodotti da Bagnai), e valutare la capacità di analisi indipendente del soggetto in questione (esercizio abbastanza stucchevole), è sufficiente contare il numero di previsioni effettivamente verificatesi.

    È un peccato, perché la sua attività di debunker è normalmente meritoria, ma in questo caso particolare credo che lei abbia (benché in buona fede) scambiato una posizione minoritaria (più sui media che in campo scientifico a dire il vero) su un dibattito economico, con una teoria del complotto.

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    1. E la scienza si basa sugli articoli di peso non sulle esposizioni da bar, e Bagnai ed i suoi seguaci hanno tirato ugualmente Stiglitz dalla loro parte.

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  10. http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-06-09/pil-giapponese-rivisto-rialzo-+67percento-sorpresa-positiva-abe-ritorno-roma-065458.shtml?uuid=ABYkz7OB

    eccola qui la risposta del giappone, ora bisogna chiedersi se anche loro inseriscono prostituzione e droga

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    1. A prescindere dalle previsioni (l'articolo descrive una situazione molto altalenante), il riferimento a "prostituzione e droga" c'entra poco e niente.
      Le attività illegali fanno già parte del PIL in qualche misura, ed è stato stimato che introducendo prostituzione e droga non cambierebbe che di qualche decimo in percentuale. Il sommerso già ne faceva parte. Il PIL non è una misura "morale" di un paese, è una misura tecnica e deve esprimere il più possibile ciò che indica, senza sottostime.
      Descriverlo come una specie di «trucco» è comodo nelle discussioni da bar o da talk show ma non è serio.

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  11. Io vorrei segnalare un altro aspetto sugli effetti della svalutazione: mentre la "svalutazione interna" graverebbe maggiormente sui salari dei lavoratori dipendenti, la svalutazione monetaria si "spalmerebbe" anche a tutti gli altri aspetti: dalle pensioni acquisite (altrimenti intoccabili), ai dipendenti pubblici, agli stipendi politici ecc.

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  12. Nel sito del professore di Pescara (nella classifica del Sole24 48 su 54 università italiane) si parla in questo modo " adesso so a chi puntare il fucile..." Meglio votare Hitler, Stalin che il PD. Avete mai frequentato il suo blog. 150 fanatici di cui 10 che si intendono di economia, il resto sono rottweiler a difesa del loro guru. Per me è pericoloso questo uomo, a parte le sue idee, che non mi interessano (in fondo è comunista da quando era piccolo e lo è ancora oggi), usa un linguaggio che qualcuno poi mette in pratica con il fucile "vero". E gli avvenimenti in Inghilterra lo testimoniano

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