Ci siamo. Manca poco all'apertura di Expo 2015 dedicato al cibo, e già la propaganda avanza a tambur battente straparlando di eccellenza della dieta mediterranea naturale, fatta di ingredienti
tradizionali e naturali, che niente hanno a che fare con quelle brutte cose come le biotecnologie, gli OGM, insomma tutte quelle robe da
Frankenstein.
L'idea, insomma, è che la nostra dieta mediterranea sia fatta solo di ingredienti
semplici, che si trovano tutti in Italia da millenni.
Siamo sicuri? Ok, allora esaminiamo di cosa è fatto un semplicissimo piatto di pasta, gli
spaghetti c'a' pommarola 'ncoppa.
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Un italianissimo piatto di spaghetti al pomodoro |
Spaghetti Hulk: mutazione radioattiva dal 1974
Il grano duro con il quale è fatto lo spaghetto è un misto di varie qualità di grano.
La qualità base è il
grano creso,un grano duro molto coltivato in Italia.
Il grano creso è fatto dall'incrocio tra un grano
messicano, il Cymmit, ed il
CP B144. Il CP B144 è stato ottenuto da una
mutazione radioattiva.
Radioattiva. Lo giuro. Controllate su internet.
Nel
1974 hanno preso un grano, il Cappelli, l'hanno sottoposto ad
alte dosi di radioattività, sono venute fuori tante spighe mutate, hanno preso la mutazione più interessante, l'hanno incrociata, ed è venuta fuori
la varietà di grano duro più coltivata in Italia.
E ci fanno gli spaghetti che mangiamo.
Proteste sulla stampa? No.
Dubbi sulla salute? Niente.
Problemi sul fatto che le monocolture di grano creso sottraggono terreno ad altre varietà attentando alla
biodiversità? Zero,
nada,
rien de rien.
Questa è la pasta italiana. Un tipico prodotto
tradizionale e
naturale della cultura gastronomica italiana, vero?
Ok, la pasta è cotta. Ci vuole un po' di pomodoro.
Pomodori Pachino ebrei da ingegneria biotecnologica
I pomodorini Pachino (come il ciliegino ed altri) sono coltivati nella zona di Pachino, hanno anche il marchio IGP... Almeno questi saranno italiani e tradizionali al 100%! No?
No. Le varie
cultivar del pomodoro Pachino sono state create nel 1989 dalla Hazera Genetics, una azienda biotecnologica israeliana. Non sono OGM in senso stretto, ma sono prodotti da laboratorio.
Ricordate nel 1989 proteste di piazza che rifiutavano l'uso nella nostra italianissima cucina del pomodoro creato in laboratorio? Io no.
E problemi di
biodiversità dovuti all'uso di una monocoltura nel territorio di Pachino? Non mi pare.
Ed ora, sulla pasta al pomodoro ci vuole una spolveratina di formaggio.
Formaggio grattugiato OGM
Cosa preferite sulla pasta?
Parmigiano Reggiano DOP o
Grana Padano DOP? Sono due fantastici e buonissimi formaggi, ma come vengono fatti?
Ok, si fanno con il latte (tanto latte) proveniente da vacche che mangiano
alimenti OGM.
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Etichetta del 2008 che riporta esplicitamente la presenza di mangimi prodotti da «semi geneticamente modificati» (OGM) |
Eh sì. Ed è inevitabile. Praticamente tutti gli animali italiani mangiano OGM, con pochissime eccezioni.
Le ragioni sono due.
1) non siamo autosufficienti. Importiamo ogni anno 3.350.000 di tonnellate di vegetali OGM senza i quali non potremmo dare da mangiare al nostro bestiame.
2)
il mais italiano spesso è velenoso. Viene attaccato da una simpatica farfallina, la
piralide, che decide di abitare nella pianta bucherellandola allegramente. I suoi escrementi attirano le
fumonisine, dei simpaticissimi funghi che producono a loro volta dei poco simpatici
veleni, che
renderebbero il latte velenoso. E le coltivazioni vanno in cenere. Letteralmente. Devono bruciare interi raccolti.
Quindi le vacche che producono il latte con il quale si fanno il fantastico Parmigiano Reggiano e l'eccellente Grana Padano mangiano allegramente (anche)
mangimi OGM importati dall'estero.
[Nota: secondo il
disciplinare del Parmigiano Reggiano, a differenza che
per il Grana Padano, non si può utilizzare
mais importato "sicuro" dalle fumonisine. Non perché sia OGM (si possono
far mangiare gli altri OGM tranquillamente), ma perché può essere
somministrato solo poco dopo il raccolto. Contenti loro...]
Almeno il basilico?
Sì, il basilico è un'erba selvatica. Non è modificata geneticamente e non è prodotta da un laboratorio.
Attenzione però a quella che coltivate in casa. Le foglie delle piantine troppo giovani (fino a
dieci centimetri) contengono metil-eugenolo, che è cancerogeno.
Quindi se pensavate di sostituire il pomodoro con un pesto artigianale o fatto in casa, attenzione. Potreste passare dalla padella... alla brace.
Doverosa postilla
Questo articolo non vuole creare allarmismi. Il cibo italiano è buonissimo, io lo mangio, fa benissimo, e se gli ingredienti sono di buona qualità non ci sono pericoli per la salute.
Questo articolo vuole solo fare chiarezza, e demolire alcuni luoghi comuni che ci raccontano su giornali e televisioni i finti difensori dell'italianità.
Non è vero che mangiando un cibo contenente sostanze cancerogene si contrae necessariamente il cancro.
Non è vero che mangiando OGM si diventa un OGM.
Non è vero che un incrocio da laboratorio produce un cibo schifoso o pericoloso.
Non è vero che una mutazione da radiazioni produce un cibo pericolosissimo.
Un DNA modificato (con incroci, con ingegneria genetica o con radiazioni) è pur sempre un DNA.
Produce una pianta come tutte le altre, che può far male o bene, piacere o disgustare esattamente come tutte le altre piante.
L'importante è verificare scientificamente se mangiare una pianta faccia bene o male. E tutti i cibi che mangiamo sono sicurissimi, consumati nelle modalità e quantità previste. E gli OGM sono altrettanto sicuri, anche se molti lagnosi insistono ancora a recitare dopo trent'anni la poesia di Pasqua che «non sono noti gli effetti a lungo termine».
Ogni affermazione è stata verificata da fonti scientifiche, molte cose qui esposte sono anche su Wikipedia.
Sul pesto
cancerogeno, consiglio l'
articolo di Bressanini del 2007.
(LeFou!)
UPDATE 09/02/2015: modificata ed estesa la postilla.
UPDATE 01/03/2015: modificata la parte riguardante l'uso di OGM nei formaggi, e precisazione che il mais OGM che viene dall'estero (quello sicuro) non viene usato per l'alimentazione del consorzio Parmigiano Reggiano. Può essere usato quello italiano (perché va somministrato poco dopo il raccolto), in casi limitati, e quindi con i pericoli che ho fatto presente nell'articolo e che
sono di dominio pubblico. Ringrazio chi me l'ha cortesemente segnalato scrivendo su twitter «al più presto leggerà nostre notizie», ma bastava farlo presente. Secondo me così è ancora peggio, ma ognuno ha i suoi gusti...
UPDATE 02/03/2015: aggiunta una fonte tranquillizzante sul "pesto cancerogeno".