So che tutti si vergogneranno di chiederlo. Quella cornice significa qualcosa?
Sì, ha un significato.
Spiega cosa significa quando applico una funzione f a c ottenendo c' e che rapporto può avere con un altro mondo in cui da d ottengo d' tramite un'altra funzione.
Spiega quando posso affermare che M(f) è il meaning, la semantica di f. Il significato di f in un mondo parallelo.
A che serve? Serve a spiegare formalmente come mai quando mettiamo nello stesso sacchetto una mela con un'altra mela stiamo compiendo un'addizione. Cioè che mettere mele nello stesso sacchetto è una semantica dell'addizione.
Quando vogliamo dimostrare che la funzione M(f) significa f si stabilisce una proiezione tra il mondo superiore c, c'... e quello inferiore d, d'... e poi basta dimostrare che il grafico commuta, ovvero che se da c ottengo f(c) = c' e poi lo proietto in d', ottengo sempre lo stesso risultato d' che risulta proiettando c in d e poi applicandogli il significato di f, ovvero M(f).
Quindi il significato della nuova testata è il significato.
domenica 31 luglio 2011
sabato 30 luglio 2011
Energia cinetica e Torri Gemelle
Scorrendo le obiezioni complottiste sull'11/9, che ormai prendono sempre più il sapore della disperazione, sono incappato in uno strambo calcolo per il quale le torri non potevano crollare da sole in quel modo.
Nella mia ignoranza ho applicato la sempre valida formula per l'energia cinetica:
Le torri pesa(va)no 450.000 tonnellate. La parte in caduta quindi pesava circa 100.000 tonnellate. Ovvero 100M Kg.
Tre piani hanno ceduto. L'effetto è stato quello di un grandissimo frigorifero del peso di 100.000 tonnellate che inizia a cadere, trasformando rapidamente la propria energia potenziale in energia cinetica.
Dopo tre piani di caduta libera si raggiungono i 50 Km/h, ovvero circa 14 m/s.
Quindi applicando la formula
Nella mia ignoranza ho applicato la sempre valida formula per l'energia cinetica:
E = 1/2 m v^2
Tre piani hanno ceduto. L'effetto è stato quello di un grandissimo frigorifero del peso di 100.000 tonnellate che inizia a cadere, trasformando rapidamente la propria energia potenziale in energia cinetica.
Dopo tre piani di caduta libera si raggiungono i 50 Km/h, ovvero circa 14 m/s.
Quindi applicando la formula
E = 1/2 100M (14)^2 = 9.800M J
otteniamo che l'energia sprigionata nel cedimento di tre piani corrisponde a circa 2 Ton, ovvero all'energia liberata dall'esplosione di 2 tonnellate di TNT.
Credo sia un'energia sufficiente per spazzare via i piani inferiori come fossero carta. Non serve ALTRA energia.
(si prega di rivedere i calcoli, posso aver sbagliato)
venerdì 29 luglio 2011
Polisemia del lessema (e carne)
- Vuoi una fettina?
- No, grazie. Sono vegetariano.
- Ma l'uomo è onnivoro!
Cercando di definire il concetto di onnivoro sono costretto a definire il concetto di definizione.
Il linguaggio è polisemico, cioè ha più (polys) significati, semantiche (sema). Insomma: raramente una parola definisce una sola cosa. Quindi una definizione, seppur intenzionalmente molto precisa, spesso si dimostra approssimativa.
Un altro problema (spesso trascurato) è il motivo per il quale esiste una definizione. In matematica la definizione ha una utilità in quanto può essere utilizzata per dei teoremi, mentre nella vita di tutti i giorni la questione di solito (colpevolmente) non si pone.
L'ultimo problema è il carattere permanente e totale di una definizione. Non avrebbe senso definire la casa come
Prendiamo la definizione di "onnivoro":
Ma gli uomini con abitudini onnivore non hanno forse una speranza di vita inferiore a chi non mangia carne? Quindi l'uomo è comunque onnivoro?
E qui si pone la domanda più seria. Se l'uomo non si potesse definire più "onnivoro", la definizione di "onnivoro" scritta in quel modo avrebbe ancora senso? Se riguardasse "solo" tutte le altre specie animali, che senso avrebbe quella infinita delicatezza di non parlare di "piante" e "animali" bensì genericamente di "sostanza vegetali e sostanze animali"?
Segue il mio vecchio video, il più controverso.
- No, grazie. Sono vegetariano.
- Ma l'uomo è onnivoro!
Cercando di definire il concetto di onnivoro sono costretto a definire il concetto di definizione.
Il linguaggio è polisemico, cioè ha più (polys) significati, semantiche (sema). Insomma: raramente una parola definisce una sola cosa. Quindi una definizione, seppur intenzionalmente molto precisa, spesso si dimostra approssimativa.
Un altro problema (spesso trascurato) è il motivo per il quale esiste una definizione. In matematica la definizione ha una utilità in quanto può essere utilizzata per dei teoremi, mentre nella vita di tutti i giorni la questione di solito (colpevolmente) non si pone.
L'ultimo problema è il carattere permanente e totale di una definizione. Non avrebbe senso definire la casa come
Ci sono uomini che si riparano nelle tende o negli igloo, ed architetti che si divertono con le forme geometriche più disparate.edificio cubico utilizzato dall'uomo per ripararsi
Prendiamo la definizione di "onnivoro":
Per onnivoro si intende un organismo che si nutre indifferentemente sia di sostanze vegetali sia di sostanze animali, sebbene il rapporto percentuale fra le due componenti della dieta può essere anche molto differente a seconda della specie presa in considerazione. (da Wikipedia)"Si nutre" però è polisemico. Può significare:
- è capace di ingoiare senza rimanerci stecchito all'istante
- non può fare a meno di mangiare
- di solito mangia/la maggior parte degli individui mangiano
- mangia per massimizzare la propria speranza di vita
- Il primo fa perdere ogni utilità alla definizione. L'uomo può ingoiare un pezzo di carne come un fachiro può ingoiare una spada o una lampadina. L'uomo può fumare senza per questo dover essere definito un animale fumatore.
- Il secondo renderebbe l'uomo non onnivoro. L'uomo può fare a meno della carne ma non dei vegetali.
- Il terzo avrebbe un valore temporaneo non caratteristico di una specie. Attualmente oltre il 12% degli italiani sono vegetariani. Il giorno in cui più del 50% degli uomini si rifiutasse di mangiare sostanze animali l'essere umano quindi non sarebbe più onnivoro?
- Il quarto avrebbe un significato univoco, permanente ed utile.
- L'uomo è mortale
- Socrate è un uomo
- Quindi Socrate è mortale
- L'uomo è onnivoro
- LeFou è un uomo
- Quindi LeFou è onnivoro
Ma gli uomini con abitudini onnivore non hanno forse una speranza di vita inferiore a chi non mangia carne? Quindi l'uomo è comunque onnivoro?
E qui si pone la domanda più seria. Se l'uomo non si potesse definire più "onnivoro", la definizione di "onnivoro" scritta in quel modo avrebbe ancora senso? Se riguardasse "solo" tutte le altre specie animali, che senso avrebbe quella infinita delicatezza di non parlare di "piante" e "animali" bensì genericamente di "sostanza vegetali e sostanze animali"?
Segue il mio vecchio video, il più controverso.
mercoledì 27 luglio 2011
Grande Apertura! (e aperitivo per tutti)
Ormai i commenti al mio canale YouTube http://www.youtube.com/user/LeFouReloaded erano diventati un blog.
Meglio avere un blog, dunque. Eccolo qui.
La grafica è provvisoria, le idee forse pure.
Meglio avere un blog, dunque. Eccolo qui.
La grafica è provvisoria, le idee forse pure.
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