mercoledì 21 gennaio 2015

La guerra delle multinazionali sugli OGM

Inutile negarlo: c'è una vera e propria guerra della (dis)informazione sugli OGM portata avanti dalle multinazionali.

E noi siamo la terra di conquista.

Noi possiamo scegliere se comprare o meno un prodotto.
Noi possiamo fare pressioni sui politici per farli decidere in un senso o in un altro.
Noi possiamo indignarci, protestare, boicottare.
Noi siamo ciò che queste multinazionali senza scrupoli cercano di conquistare.

Vogliono la nostra scelta, il nostro voto, la nostra rabbia.

Lo sappiamo: le multinazionali non sono delle ONLUS votate alla beneficienza (e a volte anche qualche ONLUS non lo è). A loro interessa il profitto. Profitto ad ogni costo.

Pubblicamente sostengono di voler proteggere il pianeta, tutelare l'ambiente, e tutte quelle belle cose che piacciono tanto al bambino che è in noi.

Invece, con la loro propaganda e la loro disinformazione, puntano solo al fatturato.

Ecco cosa accade in tema di OGM.

Chi ti paga? Gli studi falsi


In tema di OGM esistono oltre 14.000 studi scientifici

Tutti questi studi dicono che gli OGM hanno gli stessi effetti sulla salute delle analoghe varietà non-OGM.

Ma chi paga questi studi?

Molti di questi studi, come è ovvio che sia, sono prodotti dalle stesse società biotech che commercializzano i prodotti. Anzi, sono studi obbligatori. Ovvio: se vuoi produrre qualcosa, il minimo che devi fare è controllarla prima di vendercela.

Se uno studio viene finanziato da chi vorrebbe commercializzare un OGM, può nascere il sospetto che possa essere un po' addomesticato, no? Magari ci sono scritte cose false, no? Ok, è comunque uno studio scientifico ed è accompagnato da dati ed evidenze verificabili, però il sospetto è lecito.

Tra queste migliaia di studi ce ne sono anche molti finanziati da istituzioni pubbliche. La Commissione Europea ha speso in questi anni ben 250 miloni di euro per capire se gli OGM fanno male. Ed anche questi studi concludono che mangiare un OGM o una varietà tradizionale ha gli stessi effetti sulla salute.

Quanti studi dicono che mangiare un OGM è salutare quanto mangiare un vegetale tradizionale?

TUTTI

Quanti studi dicono che gli OGM fanno male?

NESSUNO


Forse non è chiaro, magari con un grafico si capisce meglio.

L'opinione della scienza


No, anzi. C'è UNO STUDIO che conclude che gli OGM di un particolare tipo fa male alla salute.

Uno studio poi rivelatosi SBAGLIATO. Una vera e propria BUFALA che ha permesso ai mezzi di comunicazione di fare un bel po' di terrorismo mediatico per orientare l'opinione pubblica (la nostra opinione). Ed ovviamente, non è stato dato un gran risalto al ritiro dello studio da parte della rivista scientifica che l'aveva pubblicato.

E chi ha pagato questo studio?

L'hanno pagato Auchan e Carrefour, due società multinazionali che guadagnano vendendo a noi alimenti OGM free facendoceli pagare di più (perché sono meglio, eh beh!)

E noi, che siamo il terreno di conquista della guerra sugli OGM, crediamo che gli OGM facciano male perché chi ci vende prodotti OGM free ha finanziato uno studio fatto con i piedi.

La potenza delle multinazionali

Ok, quindi Carrefour ed Auchan hanno finanziato l'unico studio (sbagliato) che dice che gli OGM fanno male.

La propaganda dice che, però, dall'altra parte c'è la Monsanto!

La Monsanto!

LA MONSANTO!

LA MON$ANTO!!!11!!



Immagini tratte dalla propaganda anti-Monsanto e pro-OGM-free


Ok, quindi le forze in guerra sono due:
  1. La potentissima multinazionale Monsanto che vuole imporre prodotti OGM per guadagnare tanti soldi
  2. Le altre multinazionali (Carrefour, Auchan) che preferiscono vendere prodotti OGM free per guadagnare tanti soldi
Mettiamoci anche Coop Italia, che multinazionale non è ma ci martella con la qualità dei suoi prodotti ecc. ecc.

Confrontiamo le forze in campo.


Fatturato 2011
Monsanto 5,06
Coop Italia 13,10
Auchan 44,40
Carrefour 81,00

Aspettate, forse non si capisce bene. Forse in questo modo è più chiaro.

Multinazionali a confronto (più Coop Italia)

E noi siamo il terreno di conquista.

(LeFou!)

Nota a margine: qualcuno osserva che ho messo a confronto il fatturato delle quattro società e non altri indicatori di bilancio, come l'utile netto o lordo. È vero, ma la scelta è stata dettata da due esigenze. La prima è che il fatturato è un ottimo indicatore facilmente verificabile, immediatamente confrontabile e poco manipolabile della dimensione di una società. La seconda è che, prendendo in considerazione l'utile, si trovano anni in cui ad esempio l'utile di Monsanto è addirittura negativo, per cui sarebbe stato necessario andare a verificare anni di bilancio di tutte e quattro le società con raffronti altalenanti. Comunque, se qualcuno vuole prendersi la briga di farlo, sono come sempre disponibile ad integrarlo nell'articolo o a trattare la questione in un articolo a parte.

Fonti:
Datalink sugli OGM di Italia Unita per la Scienza: http://italiaxlascienza.it/main/datalink/ogm/ 
Articoli scientifici in peer review sugli OGM (in inglese): http://genera.biofortified.org/viewall.php
Affair Seralini: http://en.wikipedia.org/wiki/S%C3%A9ralini_affair e le sue 95 fonti a corredo
Fatturato Monsanto 2011 https://it.finance.yahoo.com/q/is?s=MON&annual (convertito al cambio di $ 1.39196 per euro - fonte Banca d'Italia tasso medio annuo 2011)
Fatturato Auchan 2011 http://www.auchan.it/media/bilancio-sostenibilita/Auchan-BilancioSociale-2011.pdf pagina 21
Fatturato Coop Italia e Carrefour 2011: Wikipedia Italia

UPDATE 21/01/2015: corretto un indicativo in favore di un congiuntivo (grazie a Valentino Catelani per la segnalazione), corretta una didascalia  e verificata la cifra di 250 milioni di euro spesi dalla Commissione Europea (lo studio linkato nell'articolo è costato 200 milioni, lo studio precedente 50).
UPDATE 22/01/2015: a richiesta, aggiunto elenco di articoli sugli OGM (in inglese) e il datalink di IUXS sull'argomento per chi volesse approfondire.

38 commenti:

  1. Mi sarei aspettato di trovare a fondo pagina dei riferimenti bibliografici a qualcuno dei 14.000 studi citati

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    1. Uno è quello della Commissione Europea, che tra l'altro è un meta-studio che riassume altri 50 studi.

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  2. C'è comunque da dire che l'utile netto di Monsanto è più del triplo di Carrefour e più del doppio di Auchan...

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    1. Dipende dagli anni. L'utile è variabile, e spesso è determinato da legislazioni differenti. Come ho precisato in fondo all'articolo, Monsanto ha anche avuto anni di utile negativo, con grande tristezza degli azionisti.

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  3. Come se il problema degli OGM sia l'eventuale impatto negativo sulla salute!! Evidentemente non conosci l'argomento bene, altrimenti sapresti che questo è l'aspetto meno grave, anche se più sensazionalista e che attira il pubblico.
    Ti sfuggono altri problemucci ben più gravi:

    - ci hanno venduto gli OGM promettendo di ridurre l'uso di sostanze chimiche. Una stupidaggine: gli OGM sono una tecnologia fallimentare che non prende in considerazione minimamente il funzionamento della natura. Prevedono monocoltura e monovarietà che, di conseguenza, offre terreno fertile per l'invasione di erbe infestanti. INFATTI, gli OGM richiedono più erbicidi che le colture tradizionali. Inoltre dopo un po' le erbe sviluppano resistenza e bisogna aumentare le dosi. Questi sono FATTI perfettamente noti nel settore. Una idiozia incredibile.

    - Resilienza e resistenza delle sementi: chiunque conosca minimamente la biologia sa che ogni anno i contadini selezionano i semi e in questo modo riproducono e rinforzano quelle varietà più forti, che si sono adattate a quel clima, a quel terreno e alle condizioni dell'ambiente. Queste piante sono forti, crescono senza bisogno di sostanze chimiche e hanno una resa ottimale. Questo è un modo intelligente e vincente di fare agricoltura.

    Gli OGM sono una tecnologia idiotia, un seme unico che dovrebbe andar bene per qualsiasi situazione, e che non si può replicare e quindi selezionare. Di conseguenza la pianta è debole, spaesata e non ha modo di migliorarsi geneticamente. Una logica idiota e fallimentare.

    - meno pesticidi? Come no, infatti guardate i pacchetti di semi OGM che vendono, vengono venduti in un pacchetto insieme a pesticidi ed erbicidi. Geni.

    - produttività? premesso che - se anche avessimo un rendimento migliore - bisognerebbe chiedersi se ha senso visto che si distrugge la vita nel terreno, rendendo il suolo sterile e morto, e uccidendo sia insetti dannosi che utili. Usare una terra morta per crescere piante che traggono il loro nutrimento da fertilizzanti artificiali non sembra una cosa molto intelligente.
    Comunque, il più approfondito review in materia di agricoltura (equivalente all'IPCC per il clima), fatto dalle Nazionai Unite, ha spiegato chiaramente che l'agricoltura di piccola scala sia la più produttiva e la migliore per l'ambiente. Gli OGM non sono una soluzione per nulla.

    - conveniente? Certo, il primo anno forse....poi i contadini si rendono conto di essersi trasformati in stupidi schiavi costretti ad acquistare tutto dall'azienda ogni anno e a dipendere completamente dall'azienda.

    - sfamare i poveri del mondo? Vabè qui non penso ci sia bisogno di argomentare....è una cazzata colossale.

    E tu argomenti - tra l'altro in modo superficiale - sugli OGM parlando di salute? È proprio la motivazione alla base degli OGM che non regge...

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    1. Buongiorno, benaltrista.

      Sostanze chimiche.
      A parte il fatto che anche nelle coltivazioni BIO si utilizzano sostanze chimiche, dipende dall'OGM. Ci sono OGM resistenti ai parassiti (come lei stesso afferma in seguito, quindi ammette che esistano) e dunque non devono essere trattati con meno fitofarmaci. Ci sono OGM resistenti agli erbicidi, e quindi ovviamente vengono piantati dopo la disinfestazione, ma questo permette di evitare di arare il terreno (serve a quello) e quindi evita gli smottamenti e le frane. Del resto, se gli OGM prevedessero più spese in fitofarmaci ed altri prodotti chimici, gli agricoltori non li sceglierebbero, no? O secondo lei sono tutti cretini?

      Resilienza e resistenza.
      Non conosco nessun contadino che selezioni i semi per ripiantarli. Dove la coltivazione di OGM è vietata, i contadini acquistano ibridi che danno una alta probabilità di far nascere la pianta. Se selezionassero i semi a naso, avrebbero meno raccolto perché le generazioni seguenti sono più deboli. Ma questo riguarda anche gli ibridi, appunto, e non leggo in giro di una battaglia contro gli ibridi.

      Seme unico vs miglioramento genetico.
      Non mi risulta che i contadini lascino crescere e riprodurre le piante a capocchia mescolandone le varietà tanto per migliorarne il DNA. Questo lo fanno le aziende biotech che producono gli ibridi che comprano i contadini. E idem: non vedo in giro battaglie contro gli ibridi.

      Produttività.
      Se lei non ne vede il senso, è un suo problema.
      Riguardo il review delle Nazioni Unite, può fornire il link?

      Convenienza.
      I contadini ricomprano ogni anno i semi, è vero. Lo fanno anche adesso, per le ragioni che le ho spiegato prima. E idem: non vedo in giro battaglie contro gli ibridi ecc.

      Sfamare il mondo.
      Beh, se in Italia ci nutrissimo solo di mais autoctono, saremmo già morti tutti. Non lo sa che abbiamo letteralmente incenerito un intero anno di raccolto a causa della infestazione di piralide e delle conseguenti fumosine velenose? E che abbiamo sostituito questa produzione con dei fantastici OGM provenienti dall'estero? E che solo per questa ragione hanno potuto produrre Grana, Parmigiano Reggiano eccetera?

      Si informi, ed eviti di affidarsi alla propaganda anti-OGM. La scienza è una cosa seria.

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    2. Scusa ma già leggendo le tue prime affermazioni vedo che non hai letto cosa ho scritto e ripeti gli stessi argomenti che ti ho appena confutato. Io tempo o voglia di iniziare una discussione punto su punto non ne ho. Ti faccio pochi esempi giusto per farti capire:

      1) Tu dici: "Ci sono OGM resistenti ai parassiti e dunque non devono essere trattati con meno fitofarmaci."

      Io avevo appena cercato di spiegare che esiste il fenomeno della resistenza, per cui parassiti e piante infestanti sviluppano resistenza e quindi i produttori di OGM devono far aumentare le dosi di antiparassitari ed erbicidi. Queste non sono teorie, sono meccanismi perfettamente documentati e LOGICI. Pensa all'antibiotico-resistenza, identico sistema.
      Se guardi ai dati americani dall'introduzione degli OGM c'è una iniziale diminuzione dell'uso di sostanze chimiche, poi seguito da un esplosione dell'uso degli erbicidi e, chiaramente, dell'apparazione di erbe infestanti con resistenza. Questi sono dati molto chiari, cercati gli studi, non ho una lista completa ma qualche link lo trovi qui: http://www.forbes.com/sites/bethhoffman/2014/05/14/growing-green-winners-give-a-sneak-peek-into-what-sustainable-really-looks-like/

      Perchè succede? Non voglio ripetermi ma è ovvio, la natura non è stupida, è la monocoltura che offre terreno fertile a questi problemi. Leggi sopra. Questi sono meccanismi naturali, niente di teorico.

      2) "Ci sono OGM resistenti agli erbicidi, e quindi ovviamente vengono piantati dopo la disinfestazione, ma questo permette di evitare di arare il terreno (serve a quello) e quindi evita gli smottamenti e le frane."

      Eh? Teoria interessante. Scusa ma allora che senso ha fare gli OGM resistenti al roundup....per favore. Leggi la brochure del Roundap di Monsanto e dimmi se secondo te quel che dici ha senso, basta guardare l'immagine di copertina....http://www.monsanto.com/products/documents/2013-roundup-powermax-weathermax-brochure.pdf

      (continua)

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    3. 3) "Del resto, se gli OGM prevedessero più spese in fitofarmaci ed altri prodotti chimici, gli agricoltori non li sceglierebbero, no? O secondo lei sono tutti cretini?"

      Di nuovo, leggi prima. Avevo spiegato che l'azienda si presenta e ti promette un pacchetto che offre meno sostanze chimiche e più resa. Si chiama marketing. Il contadino quali mezzi ha per sapere che dopo qualche anno si ritroverà vincolato da un contratto, costretto ad acquistare i semi OGM e a dover comprare più erbicidi e pesticidi a causa della resistenza sviluppata?
      NOn sono gli attivisti ma la FAO che spiega come gli OGM presentino rischi economici per i contadini, a causa dei brevetti, i contratti, etc etc. Anche qui a me sembra pura logica, 2+2.

      4) Poi parli della selezione dei semi, ma ti sfugge proprio il meccanismo alla base del successo dell'agricoltura nei secoli, ovvero la selezione - non "a naso" come dici tu - ma naturale dei semi dalle piante che dimostrano maggiori rese e resistenze. Si è sempre fatto tramite l'osservazione, chiedi a qualche contadino anziano se ne hai la possibilità, o leggi qualche libro.
      La varietà è la chiave per avere successo in agricoltura, cosa che chi fa OGM non vuole capire.

      Dunque, per me è inutile continuare cosi. Posso solo invitarti a documentarti meglio, e a chiarire quali sono i tuoi obiettivi con il pubblico e con te stesso: vuoi introdurre gli OGM in Italia? Ci guadagni qualcosa? Quali sono le tue motivazioni? Vuoi sfamare i poveri? Seriamente, quale causa stai sostenendo? Non capisco. Da parte mia ho solo interesse a sostenere le migliori tecniche agricole che bilancino in modo ottimale produzione, qualità e salute umana e dell'ambiente. Mi interessa solo questo.

      Il report della FAO è questo: http://www.unep.org/dewa/Assessments/Ecosystems/IAASTD/tabid/105853/Default.aspx
      Non puoi parlare di questi temi senza consocere questo report, è come parlare di clima senza conoscere l'IPCC.
      Anche qui trovi cose interessanti: http://www.ucsusa.org/food_and_agriculture/our-failing-food-system/genetic-engineering/eight-ways-monsanto-fails.html#.VMO1Zy5inzE

      Saluti.

      P.S. A me della Monsanto non frega nulla. Qui si ragiona a livello di logica elementare e biologia. E comunque paragonare i profitti di Monsanto con quelli della grande distribuzione è una cosa senza alcun senso....non dimostra un bel nulla.

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    4. E allora neanche io ho tempo e voglia di stare piantato qui a ripetere le stesse cose che lei fa finta di non aver letto e capito.

      Addio.

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    5. Il report delle NU citato (2008) non è contrario agli OGM, si limita a sollevare dubbi sul fatto che i particolari tratti genetici in commercio all’epoca fossero utili anche all’agricoltura del terzo mondo.
      I dati più recenti (2014) confermano che i vantaggi ci sono, soprattutto per l’agricoltura dei paesi in via di sviluppo:
      «On average, GM technology adoption has reduced chemical pesticide use by 37%, increased crop yields by 22%, and increased farmer profits by 68%. […] Yield and profit gains are higher in developing countries than in developed countries.»
      http://journals.plos.org/plosone/article?id=10.1371/journal.pone.0111629

      Per quanto riguarda la diffusione della resistenza agli erbicidi, il tratto genetico RR (RoundupReady), c’entra solo marginalmente. Intanto perché il glifosato non si usa solo sui prodotti RR (lo usiamo anche noi in Europa), infatti il problema delle superweeds è antecedente gli OGM. Inoltre non tutte le varietà resistenti agli erbicidi sono OGM: al contrario. Anche in Europa coltiviamo varietà resistenti agli erbicidi, e nessuna di esse è OGM.
      http://www.clearfield.basf.eu/agroportal/productfiles/en/627180/productfiles.action

      Gli OGM inoltre non sono affatto semi “unici”, e tantomeno sterili (in commercio non esistono OGM sterili: la tecnologia relativa non è mai stata applicata). Infatti, una volta ottenuta una prima varietà con la caratteristica desiderata, questa caratteristica viene poi trasferita con le normali tecniche di incrocio di ritorno a TUTTE le altre varietà.
      È quello che si sta finalmente cominciando a fare, ad esempio, con il GoldenRice, entrato proprio in questi giorni nell’ultima fase di sviluppo.
      http://www.nature.com/nature/journal/v514/n7524_supp/full/514S55a.html

      La tecnologia OGM è un enorme successo, come dimostra la sua rapida adozione a livello mondiale, specialmente nei paesi in via di sviluppo. Nonostante la propaganda contraria.
      http://www.gmo-compass.org/eng/agri_biotechnology/gmo_planting/257.global_gm_planting_2013.html

      Per quanto riguarda poi i vantaggi per le produzioni di nicchia (quelle per cui esistono ancora agricoltori che selezionano il seme in proprio), ben poco può essere detto, visto che la ricerca (pubblica) in questa direzione è stata stroncata senza pietà.

      “Olivi abbattuti senza pietà. Il grido di dolore della ricerca in Italia”
      http://www.teatronaturale.it/strettamente-tecnico/l-arca-olearia/13447-olivi-abbattuti-senza-pieta-il-grido-di-dolore-della-ricerca-in-italia.htm

      “Un calvario giudiziario di 14 anni: «A processo perché dissi si a Ogm»”
      http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/salerno/cronaca/14_dicembre_17/calvario-giudiziario-14-anni-a-processo-perche-dissi-si-ogm-ce012d42-85b9-11e4-aef2-a34c32d6590f.shtml

      Ogm, gli scienziati: "Non fermate la ricerca aiutiamo le piante a sopravvivere"
      http://www.repubblica.it/ambiente/2014/12/17/news/ogm_gli_scienziati_non_fermate_la_ricerca_aiutiamo_le_piante_a_sopravvivere-103088996/

      Non ci resta che attendere i risultati di India, Ghana, Sudafrica… e di tutte quelle altre nazioni che invece continuano a credere nello sviluppo scientifico e tecnologico.
      http://www.ghanaweb.com/GhanaHomePage/business/artikel.php?ID=339026

      (Riguardo la questione dei presunti “contratti a vita” firmati dagli agricoltori sprovveduti di mezzo mondo, penso sia una stupidaggine talmente grande da non meritare neppure di essere sbufalata.)

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  4. Grazie mille per questo post ironico e assai chiarificatore. Oggi anche la scienza è diventata sinonimo di "credenza" e per questo motivo, assoggettata alle logiche del profitto. Ma è veramente così? Molti intelligentoni, che pensano di essere più furbi degli altri, evocano sempre il DIO DENARO, come se questo DIO servisse esclusivamente le Multinazionali pro-Ogm e fossero contro, per principio, contro il biologico... Questo articolo, forse, dovrebbe aprirci gli occhi sul fatto che se il denaro puzza, nessuno se ne preoccupa, a maggior ragione chi utilizza concimi naturali, in luogo di quelli chimici.

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  6. Sì vede che non capite nulla! Certo che i contadini selezionano i loro semi. Io che lo sono lo faccio per almeno una decina di varietà che coltivo ottenendo sicuramente piante più integrate con l 'ambiente. E l'uso dei fitofarmaci maggiore o minore è determinato dal tipo di vendita che farai. In una vendita diretta puoi spiegare al cliente perché quella mela è più brutta e lui comprando la sotto il tuo consiglio la assaggera' e la potra' valutare. Se vai al supermercato ti compri quello che ti sembra più bello quindi che ha richiesto molti più interventi chimici visto che la perfezione ne richiede molti di più.

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    1. Caro Mauro, non so a chi ti rivolgi col "non capite nulla", ma se rileggi i miei interventi ciò che hai detto è quello che cercavo di far capire all'autore di questo blog. Che però non sembra interessato a ricevere nuove informazioni e rivedere le sue credeneze sbagliate.

      Posso chiederti una cosa? Coltivi in monocoltura o no? Hai provato tecniche alternative ai fitofarmaci per il controllo di parassiti e infestanti?

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  7. Mi riferivo all'autore dell'articolo. No non coltivo in monocottura ma effettuo rotazioni assai ampie.ovviamente come avrai capito effettuo solo vendita diretta cosicché non ho bisogno di ottenere rese elevate visto che posso saltare tutti i vari passaggi di intermediari ottenendo un buon reddito da questo lavoro che ricordo a tutti che è "un duro lavoro".non faccio una coltivazione esclusivamente biologica ma ne seguo i principi quando possibile e se uso un prodotto di sintesi ne cerco uno più sicuro di altri (secondo le attuali conoscenze). Se la nostra agricoltura fosse questa oltre ad aver dei prodotti di qualità e una giusta remunerazione per i contadini avremmo anche un ambiente più curato e sicuro. Ciao e mi scuso per la pesantezza di quel non capite nulla ma sai sono stufo di sentir parlare chi non sa neanche cosa sia la terra di piante

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  8. Secondo me ci dovrebbe essere libera scelta,quindi,a priori una persona può decidere se consumare prodotti OGM o no.
    Un problema è che se si coltiva biologico dove vi sono colture OGM queste si incrociano e la coltura biologica non produrrà biologico ma un incrocio OGM.
    Negli Stati Uniti D'america se viene trovata traccia nella tua coltura dell'OGM tu devi pagare la Royalty alla ditta detentrice ,e questo senza che tu possa fare in modo che il loro OGM finisca nel tuo campo.
    NON SEI LIBERO DI COLTIVAREQUELLO CHE VUOI !!
    Colture con semi biologici miscelate di più specie biologiche hanno dato ottimi risultati
    mentre coltivazioni OGM richiedono nel tempo pesticidi e prodotti specifici ,venduti dalla stessa ditta detentrice con costi aggiuntivi.
    Il contratto prevede che il coltivatore non possa utilizzare l'OGM cresciuto nel suo campo per la semina successiva (In alcuni casi il seme OGM è propio impossibiltato a generare).
    Per quanto riguarda le bufale io rtengo che vi siano:
    Notizie attendibili e verificate
    Ipotesi da verifcare.
    Ipotesi strampalate di fuori di testa o create per gettare discredito per propi interessi.
    Una soluzione sarebbe una maggior trasparenza al pubblico ,mentre in ogni questione
    da una qualsiasi socità viene trattata col classico muro di gomma.
    (Provate a rivolgervi ad un qualsiasi call center per un problema)
    Ricordate :
    Il fatto di soffrire di sindrome di persecuzione non voul dire che nessuno vi segue o vi spiii.

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    1. Se il mio campo viene “contaminato” da OGM (dopo spiegherò perché ho usato le virgolette), non devo pagare le royalties a nessuno. Non esiste nessun appiglio legale per fare ciò e non è mai accaduto in nessuna parte del mondo. Si tratta di una nota bufala messa in giro ad arte un po’ di anni fa e che ancora sopravvive. È costruita su un fatto realmente accaduto: un furbacchione ha cercato di procurarsi sementi brevettate per vie traverse ed è stato beccato con le mani nel vasetto della marmellata. Poi la storia è diventata qual che è diventata.
      http://bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2008/09/18/monsanto-contro-schmeiser-lagricoltore-contaminato-dagli-ogm/

      Per quanto riguarda la “contaminazione” si tratta in realtà di un argomento circolare.
      Se io coltivo, ad esempio, un campo di pomodori cigliegini e il mio vicino coltiva un campo di costoluti, il mio polline andrà sul suo campo, e viceversa. Nasceranno degli ibridi? No, neppure se ognuno di noi seleziona e riproduce in proprio i semi di pomodoro. I miei resteranno cigliegini e i suoi resteranno costoluti, nonostante le migliaia di geni scambiati ogni anno con il polline. Difatti nessuno si preoccupa di questo genere di contaminazioni, anche perché non esiste un modo per rilevarle.
      Se invece il mio cigliegino contiene anche UN gene in più – per esempio proveniente da una pelanzana, che lo rende resistente a qualche virus – allora e solo allora QUEL gene e SOLO QUEL gene può essere cercato e riconosciuto in mezzo alle altre migliaia che si scambiano i due campi.
      All’atto pratico è cambiato qualcosa rispetto a prima? No, non cambia nulla. C’è un gene in più che gira, su diverse migliaia.
      PERÒ… gli agricoltori biologici hanno deciso UNILATERALMENTE che quel gene in più fa perdere la certificazione bio. Questo è un bel problema per chi è interessato a quella certificazione, ma si tratta di una decisione unilaterale di BigOrganic, che dovrebbe quindi assumersene gli oneri.
      BigOrganic non ha alcun diritto di far pesare sulla collettività la sua decisione, più che legittima, ma pur sempre del tutto arbitraria. Invece questa decisione viene brandita come una mazza per distruggere l’agroalimentare di un intero continente, pretendendo che siano gli altri a farsi carico degli oneri e delle difficoltà che essa comporta, fino a rinunciare a una tecnologia in toto, pur di assecondare questo capriccio.
      Oneri che poi, come dimostrano Stati Uniti, Spagna, India e Brasile – che da anni continuano a coltivare fianco a fianco biologico e OGM, senza particolari problemi – alla fine non sono poi questo gran ché. Nonostante quello che dicono ben noti cialtroni incompetenti (ma ben immanicati nella politica), bastano davvero pochi metri di “zona franca” e la “contaminazione” scompare (oppure si possono diversificano i tempi di semina/fioritura ecc… ).
      http://www.prometeusmagazine.org/wordpress/2013/11/11/ogm-e-disastro-ambientale/

      E poi, parliamoci chiaro: il mais (oggeto del contendere in EU) è un lontano parente molto artificiale di una pianta centroamericana (il teosinte) completamente estranea al continente euroasiatico. Ma davvero ha senso parlare di contaminazione? Addirittura di disastro ambientale? Per UN gene in più? Proveniente da un batterio che vive nel terreno di tutto il mondo, europa compresa? Cioè dell’unico gene che non è estraneo agli ecosistemi europei?

      E comunque, ribadisco: la tecnologia terminator non è mai stata applicata (sostanzialmente perché non gliene frega niente a nessuno di avere semi sterili). La non riseminabilità di alcune varietà agricole è legata all’uso di semi ibridi F1, che per banali ragioni mendeliane, in F2 perdono di omogeneità. Una cosa che accade fin dagli anni ’50.
      Con gli OGM tutto ciò non c’entra un beneamato piffero.

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  9. La trasmissione Report di Raitre ha trattato;
    - Delle royalty negli Stati Uniti e delle cause in corso.
    - Agricoltori che hanno scelto colture indirizzate verso il biologico per evitare i costi di sementi e disinfestanti.
    - Della negoziazione di un'accordo tra Stati Uniti ed Europa per per l'importazione di prodotti.
    tale negoziazione se andasse in porto e solo successivamente venissero bloccato i prodotto OGM implicherebbe il risarcimento delle imprese per il mancato introito,caso avvenuto in India(Non sono sicuro della nazione).
    Se queste sono falsità la cosa sarebbe gravissima ,essendo l'emittente nazionale.
    Io mi informo,forse male,ma qualcuno dovrebbe chiarire e perseguire le falsità.
    Altrimenti si potrebbe dedurre che giornalisti,esperti,titolato e tutti noi , me compreso,parlino solo per interesse personale o si inventino, per motivi
    ignoti fatti e notizie,impedendo una qualsiasi analisi ed interventi,anche in un qualsiasi blog.
    Ribadisco che dovrebbe essere dicchiarato chiaramente se un prodotto è o non è OGM.
    Il consumatore ,così potrà fare la sua scelta ,altrimenti e come se ad un vegetariano gli si propinasse a sua insaputa,polvere di carne animale nel cibo,essendo assolutamente innoqua alla sua salute.
    Occorrerebbe analizzare ,infine ,se il ricorso ad OGM e pesticidi ad ok per essi ,non portino solo lucro ai detentori dei brevetti,mentre sarebbe possibile effettuare coltivazione rivolte verso ilbiologico.

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    1. http://bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2013/11/11/scova-lerrore-di-report/

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    2. Hai letto l'articolo di Bressanini? A parte che ha una chiara posizione pro-OGM da tempo, in ogni caso dimostra di non sapere molto dei VERI problemi degli OGM (discussi sopra e che nessuno ha smentito nel merito) e non fa alcuna osservazione nel merito. È comprensibile, dato che il suo ruolo sembra più quello di colui che critica tutto ciò che è contrario al "progresso", e chiaramente non ha tempo di informarsi bene sui vari temi.

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    3. Innazzitutto nell'articolo citato non ci sono smentite alle tre informazioni che io ho riportato da Report.
      Non si tratta di dividere il mondo tra Reportisti e sostennitori di Dario Bressanini ,o di far gara a scovare tutte le inesattezze di questa o quella fonte.
      Non mi basta che mi si dice che quelli di report raccontano bufale,mi occorre che i punti da me citati vengano discussi ed analizzati.
      Dopo che ho letto due fonti contrastanti cosa devo fare?
      Dedicare la mia vita alla ricerca della verità studiando OGM tutta la vita?
      Tirare la moneta ?
      Per poi sentirmi dire che guardo troppo Report o magari che sono di idee complottiste o sono io che non ho studiato o non mi informo .
      Ho capito che report non piace a Bressanini,ma se io faccio l'elenco delle trasmissioni che secondo me disinformano,sono di parte,o potrebbero avere conflitto di interesse come la mettiamo.
      Se i miei tre punti nono sono veritieri qualcuno dovrebbe stroncare Report.
      Se non avviene,cosa vale scrivere su un sito che titola E' VERO SOLO CIO' CHE E' VERO ?
      Ognuno,potrebbe a questo punto tenersi la sua opinione ritenedo la sua fonte attendibile e quella degli altri fuffa.
      Quelle che io chiamo Royalty possono essere anche brevetti od altro,ma sono introiti per l'industria che detiene il seme.
      Parlando in generale ritengo che chi ha speso denaro in ricerca voglia vedere dei ritorni e poco le interessa se esiste un sistema migliore o più economico che non sfutta le sue ricerche.
      Trovo assurdo che per un un prodotto DOC come il prosciutto vengano usati dei mangimi OGM per gli animali (E' legale importare mangimi OGM e utilizzarli in allevamenti DOC).
      Se si punta ad un protocollo di qualità e tradizione italiana è logico utilizzare OGM importato?
      Ditemi il vostro parere.
      Attendo che mi confermiate in modo preciso che le tre affermazioni che o appreso guardando Report sono False,o vere.
      I link sono molto utili ma esprimetevi anche con le parole,
      In questo modo potreste comunicare con qualcuno le vostre idee,
      se cominciamo a bombardarci di Link....

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    4. Purtroppo Report non è più una trasmissione attendibile. Raccolgono materiale in modo discutibile e distorcono tutto, ad uso e consumo della loro tesi.
      Questo lungo post spiega il loro modus operandi.
      http://incomaemeglio.blogspot.com/2011/12/il-metodo-report.html
      Qui invece esempio concreto
      http://roma.ilquotidianoitaliano.it/staff-zingaretti-smaschera-metodo-report-i-limiti-giornalismo-spettacolo/
      Per le famose cause, si tratta più o meno sempre della solita storia: agricoltori che pensano di essere più furbi della volpe e vengono colti sul fatto. Se la redazione di Report decide di bersi la storiella del “è una contaminazione accidentale [del 99%], io non ne sapevo niente [ma spargevo ettolitri di glifosato sulla mia soia]”, è un problema loro. Di credibilità, intendo.
      Il tema inoltre è fuori bersaglio: l’essere OGM non è requisito indispensabile per la brevettabilità di un seme.
      Qui trovate il caso di un gruppo di agricoltori citati in giudizio per non aver rispettato il brevetto sul riso Clearfield, che non è un OGM.
      http://deltafarmpress.com/lawsuit-alleges-clearfield-rice-seed-piracy

      In EU è vietata la COLTIVAZIONE di OGM.
      Non è vietato importarli, commerciarli né utilizzarli. Un divieto sarebbe impraticabile, perché l’Italia non è autosufficiente con le produzioni agricole: importiamo tonnellate di soia e mais, che sono quasi tutti OGM. Gli animali che producono salumi e formaggi mangiano OGM da anni. Però non possiamo coltivarli! Molti agricoltori sono inviperiti per questo, ma non se li fila nessuno.
      http://www.focus.it/scienza/scienze/gli-agricoltori-italiani-vogliono-le-coltivazioni-ogm
      Anche il Parmigiano è fatto con gli OGM. Greenpeace scalpita per avere un Parmigiano OGM-free, ma non si può fare: La soia non-OGM non è abbastanza per soddisfare il fabbisogno del Parmigiano.
      http://www.greenpeace.it/parmigiano/
      La presenza di OGM nei mangimi per animali è il segreto di pulcinella. In questo articolo di Bressanini trovate l’immagine del cartellino di un mangime con la chiara indicazione “contiene OGM”.
      http://bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2013/07/15/il-made-in-italy-contaminato-dagli-ogm/

      So che trovare informazioni equilibrate sul tema, soprattutto in lingua italiana, è molto difficile. I media generalisti non aiutano; preferiscono sdraiarsi sulla vulgata corrente, propinandoci ogni volta gli stessi luoghi comuni. Portano a casa la loro fettina di facile consenso, ascolti e click, e sono contenti così.
      Il problema è che in questo modo l’agroalimentare italiano resta al palo, mentre il mondo va avanti. Addirittura il Bangladesh (sic!) ha approvato il suo primo OGM: una melanzana resistente agli insetti.
      http://www.prometeusmagazine.org/wordpress/2015/01/28/le-superfici-ogm-crescono-ancora-per-il-19mo-anno-consecutivo/
      La tecnologia usata è la stessa del mais MON810, quello per cui in Italia ci stiamo prendendo per i capelli. Hanno potuto usarla perché nel frattempo il brevetto… è scaduto!
      I primi OGM “generici” stanno arrivando sul mercato, e noi siamo ancora qui a cantarcela e a suonarcela su quanto siano buone le cose che facciamo. Ho paura che non sarà così ancora per molto. Le cose buone imparano a farle anche gli altri, e se hanno a disposizione più strumenti e più ricerca di noi, per il buon vecchio made in Italy son dolori…

      Focus e La Stampa hanno provato a pubblicare qualcosa di generico sul tema, ma l’argomento è vasto e il risultato è giocoforza un po’ striminzito.
      http://www.lastampa.it/2014/02/18/cultura/domande-e-risposte/vero-che-gli-ogm-sono-in-aumento-RPapkyilDlGq3JPBJ1f3aJ/pagina.html
      http://www.focus.it/cultura/ogm-una-risposta-a-ogni-dubbio
      L’alternativa sono i tanti blog scientifici, ma si trovano soprattutto articoli su temi molto circoscritti, dai quali è lungo e faticoso ricavare una visione d’insieme.
      Non resta che sperare che cambi un po’ il vento sui media generalisti, che si cominci a parlare di OGM in modo più equilibrato e corretto.
      Ma ho paura che dovremo aspettare ancora molto a lungo prima che ciò accada.

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  10. Sentite, non andiamo da nessuna parte col botta e risposta. Nessuno ha ancora confutato le cose che ho detto all'inizio riguardo la sostenibilità della monocoltura OGM e dell'idea stessa di poter creare piante resistenti, cosa che sarà sempre un fallimento visto che la natura sviluppa resistenza. Ho letto solo link e link su Report e cose che non c'entrano molto col cuore del problema.

    Dunque, mettiamo un punto fermo e poi chiariamo di cosa vogiamo discutere.
    Qui non si tratta di produrre più cibo. Non serve, produciamo abbastanza cibo per sfamare 10 miliardi di persone. E gettiamo via 1/3 di tutto il cibo commestibile. (FAO & co).
    Quindi se volete sostenere l'idea che gli OGM siano necessari a sfamare i poveri del mondo state solo usando una affermazione usata dalle aziende per fare marketing. Per ora gli OGM servono solo a produrre innaturali volumi di soia e mais per allevare bestiame per noi paesi ricchi.

    Dunque, voi cosa volete?
    1) Sostenere a priori gli OGM senza chiedersi quali sono le conseguenze nel lungo termine? Non potete giudicare una tecnologia dicendo che aumenta la produttività per alcuni anni....sveglia, l'agricoltura deve sostenerci per centinaia di anni, non per 2-3 anni!

    2) O volete discutere in modo serio e capire insieme quali tra le tante possibilità ci permetterebbero di produrre abbastanza cibo, di migliore qualità, e senza distruggere il pianeta? Non dico che gli OGM non possano rientrare tra queste soluzioni, ma certamente non nel modo in cui sono usati oggi.

    Rispondere al punto 2 significa, a grandi linee, capire quali sistemi ci permettono di:
    - ridurre o eliminare l'uso di fertilizzanti e sostanze chimiche: i motivi sono OVVI, non servono links a supporto...e che cavolo. Inquinano l'ambiente e il corpo umano, sbilanciano le popolazioni di insetti e animali, rendono gli agricoltori dipendenti dall'acquisto, sbilanciano l'equilibrio dei nutrienti nel terreno, e soprattutto dipendono dall'input di combustibili fossili, che vanno tagliati per evitare di peggiorare la situazione.
    CI SIAMO? O volete sostenere che usare sostanze chimiche sia una scelta migliore?

    - Favorire un mercato più equilibrato e meno squilibrato. La FAO spiega bene che questo si ottiene meglio con produzioni di piccola scala rispetto alle mega-piantagioni. E questo porta una serie di vantaggi sul territorio.
    In fondo è ovvio, basta riflettere: È lo stesso principio della produzione di energia: energia centralizzata = tagli fuori chi non può permettersela. Energia decentralizzata (solare) = possibilità di produrre energia off-grid, molto efficace per combattere la povertà energetica. Lo stesso si applica con l'agricoltura. La centralizzazione serve nella distribuzione, che deve essere efficientissima, non nella produzione.

    - Resilienza e resistenza naturale, anche in vista dei cambiamenti climatici. Recuperare la varietà di semi, per aumentare la disponibilità di piante resistenti e più adatte ai vari ambienti. Ci sono tantissime varietà di cereali antichi, ad esempio, quasi dimenticati, ma che sono super-resistenti.
    E qualsiasi tecnica, per essere sostenibile, deve tener conto della capacità di sviluppare resistenza.

    Dunque ripeto, smettiamola con i links: voi cosa volete? Promuovere gli OGM in modo ottuso? O capire quali sono le soluzioni migliori?

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    1. Sono malato a casa ma tento di dare una risposta generale a tutte le questioni che sono venute fuori da questi commenti. mi scuso per gli eventuali refusi ma devo dettare al cellulare.
      innanzitutto se si vuole parlare di OGM non si può tirare in ballo la questione delle monocolture. si fanno monocolture da 100 anni e non ricordo nessuno che ci abbia fatto su una battaglia ed usare questo argomento con gli OGM è una fallacia grande come una casa.
      si parla di OGM come se fossero una cosa sola un po' come quando gli pseudo medici parlano di tumore come fosse una sola malattia. esistono 200 tipi di tumori esistono più di mille tipi di OGM. ci sono OGM resistenti a certi parassiti e ci sono OGM resistenti ai diserbanti. non si può parlare di resistenza ai diserbanti quando si tratta il punto di vista ecologico e dimenticare colpevolmente e ipoteche ipocritamente la resistenza ai parassiti quando non fa comodo.
      è vero che fino ad ora la maggior parte degli OGM non viene fatta per aumentare la resa anche se sostanzialmente producono di più, però quando si parla di sfamare le popolazioni africane non sento e non leggo mai critici contro gli OGM citare il caso del Golden Rice o dei nuovi OGM che resistono molto di più alla siccità. per cui è vero che citare gli OGM come soluzione alla fame nel mondo intellettualmente non è molto corretto però simmetricamente è scorretto atinfine suggerisco a chiunque legga o discuta sull'argomento di dimenticarsi della favoletta per cui chiunque può nutrirsi con un simpatico giardinetto il Nord Picello con la Pina che impollina i fiori perché non è vero abbiamo bisogno di produzioni molto alte tavoletta del c**** per cui chiunque può nutrirsi con un simpatico giardinetto nel quale nascono spontaneamente le pianticelle più forti e che ci daranno tanto nutrimento ci renderanno la vita è felice saziandoci tutti quanti. Il mondo non soffre la fame perché ha abbandonato quel tipo di coltura. Possiamo vivere nell'abbondanza perché ci sono le monocolture e perché grazie alle biotecnologie per ogni seme viene fuori una pianta.
      Infine il fatto che la stragrande maggioranza dei biotecnologi non sia contrario agli ogm mentre lo siano tutti gli altri che di biotecnologia non capiscono una fava, rende bene l'idea di come si svolga una discussione su questo tema.

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    2. Ovviamente il brano contenente "Nord Picello con la Pina" è parecchio pieno di refusi, ma il senso dovrebbe essere chiaro.

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    3. Ovviamente il brano contenente "Nord Picello con la Pina" è parecchio pieno di refusi, ma il senso dovrebbe essere chiaro.

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    4. Sono malato a casa ma tento di dare una risposta generale a tutte le questioni che sono venute fuori da questi commenti. mi scuso per gli eventuali refusi ma devo dettare al cellulare.
      innanzitutto se si vuole parlare di OGM non si può tirare in ballo la questione delle monocolture. si fanno monocolture da 100 anni e non ricordo nessuno che ci abbia fatto su una battaglia ed usare questo argomento con gli OGM è una fallacia grande come una casa.
      si parla di OGM come se fossero una cosa sola un po' come quando gli pseudo medici parlano di tumore come fosse una sola malattia. esistono 200 tipi di tumori esistono più di mille tipi di OGM. ci sono OGM resistenti a certi parassiti e ci sono OGM resistenti ai diserbanti. non si può parlare di resistenza ai diserbanti quando si tratta il punto di vista ecologico e dimenticare colpevolmente e ipoteche ipocritamente la resistenza ai parassiti quando non fa comodo.
      è vero che fino ad ora la maggior parte degli OGM non viene fatta per aumentare la resa anche se sostanzialmente producono di più, però quando si parla di sfamare le popolazioni africane non sento e non leggo mai critici contro gli OGM citare il caso del Golden Rice o dei nuovi OGM che resistono molto di più alla siccità. per cui è vero che citare gli OGM come soluzione alla fame nel mondo intellettualmente non è molto corretto però simmetricamente è scorretto atinfine suggerisco a chiunque legga o discuta sull'argomento di dimenticarsi della favoletta per cui chiunque può nutrirsi con un simpatico giardinetto il Nord Picello con la Pina che impollina i fiori perché non è vero abbiamo bisogno di produzioni molto alte tavoletta del c**** per cui chiunque può nutrirsi con un simpatico giardinetto nel quale nascono spontaneamente le pianticelle più forti e che ci daranno tanto nutrimento ci renderanno la vita è felice saziandoci tutti quanti. Il mondo non soffre la fame perché ha abbandonato quel tipo di coltura. Possiamo vivere nell'abbondanza perché ci sono le monocolture e perché grazie alle biotecnologie per ogni seme viene fuori una pianta.
      Infine il fatto che la stragrande maggioranza dei biotecnologi non sia contrario agli ogm mentre lo siano tutti gli altri che di biotecnologia non capiscono una fava, rende bene l'idea di come si svolga una discussione su questo tema.

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    5. Shaikailash dici molte cose giuste e condivisibili, ma anche tue affermazioni mi lasciano perplesso. Credo sia necessario fare chiarezza su alcuni presupposti che personaggi come Vandana Shiva, Petrini, Moncalvo ecc. hanno fatto passare per veri, ma che veri non sono.
      1) La monocoltura non deriva dagli OGM. Si possono fare rotazioni e colture intercalari indifferentemente con varietà OGM e non. Avere utlizzato l'ingegneria genetica (IG) per ottenere una varietà non cambia nulla per le buone pratiche agricole. Le varietà BT sarebbero addirittura ottime per il biologico se non si fosse arbitrariamente deciso che l'IG fa perdere la certificazione.
      2) Coltivare degrada il terreno. Punto. Il declino delle città stato dell'antica Grecia (tranne quelle più grandi) era scandito dal degrado dei terreni agricoli che le sostenevano. Quando si coltiva bisogna fornire al terreno quello che ci portiamo via con il raccolto, non si sfugge al principio di conservazione. Per farlo abbiamo a disposizione molte pratiche agricole (fertilizzanti, interramento stoppie, liquami, concime ecc. ). Se usate correttamente sono sostenibili, altrimenti no. Gli OGM non cambiano le regole del gioco, casomai offrono qualche possibilità in più: starà all'agricoltore coglierla. La resistenza agli erbicidi rende più facile la pratica del no-tillage, che riduce l'erosione. E lo fa sia che sia ottenuta con l'IG (RoundupReady), sia con tecniche classiche (Clearfield). Il tratto BT consente di ridurre in modo consistente l'uso di insetticidi, con beneficio per l'ambiente.
      3) La coltivazione di varietà resistenti a una malattia favorirà la selezione di parassiti in grado di aggirarne la resistenza. Il modo in cui è stata ottenuta la resistenza nulla cambia in quella che è una vera e propria corsa della regina rossa, nella quale nessuno avrà mai l'ultima parola. Nemmeno con i grani antichi, di cui nessuno per fortuna si è dimenticato: in Italia abbiamo due delle più importanti banche del germoplasma mondiali, una nel pavese dedicata al riso e una generica in Puglia. Però i grani antichi non hanno mai fatto i miracoli (tant'è che non si coltivano più), così come non li fa l'IG, che tuttavia è uno strumento potente perché permette di andare a cercare geni interessanti anche in organismi non direttamente incrociabili tra loro. L'esperienza del tratto BT, che dopo più di vent'anni continua a funzionare egregiamente (le segnalazioni di resistenza sono sporadiche) ci dice che l'IG è uno strumento potente, e che comunque non esclude gli altri.
      4) Usare varietà ottenute con l'IG non impedisce il migliogamento della distribuzione delle derrate alimentari, né l'autosufficienza agricola, né la riduzione degli sprechi, né il miglioramento dell'affidabilità delle produzioni. Il Bangladesh ha approvato la melanzana BT per non perdere i raccolti per colpa dei parassiti. La Spagna usa MON810 per non buttare il mais per colpa delle fumonisine. In Italia gli allevatori sono disposti a pagare forti sovrapprezzi per comprare (all'estero!) il MON810 per non rischiare di dover buttare latte e formaggi per colpa delle aflatossine. L'ingegneria genetica è uno strumento potenzialmente molto potente per migliorare l'affidabilità delle coltivazioni e ridurre gli sprechi. Per risolvere il problema della fame del mondo non basta infatti produrre da qualche parte delle derrate alimentari, bisogna produrre le derrate giuste, nei luoghi giusti, e con adeguata affidabilità. Esperienze come il GoldenRice, il riso multivitaminico spagnolo, la "Golden Banana", melanzane e fagioli BT ecc dimostrano che l'IG può aiutare molto in questa direzione. Di certo non impedisce di mettere in campo tutti gli altri interventi necessari.
      Quindi la vera domanda è: davvero vogliamo privarci di una tecnologia in toto solo perché Monsanto ci sta sulle balle?
      Non sarebbe invece molto meglio mandare a stendere Monsanto (lhe farà un po' come crede) e tenerci la tecnologia?

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    6. Non voglio essere insistente,ma ricordo,per l'ultima volta che le tre problematiche da me espresse (quelle di Report per intenderci)sono ancora da smentire.
      E' possibile che mi rispondiate con Falso o Vero?
      Non comprendo perche venga sempre ribadito che la coltivazione in Europa non è legale.
      Questo lo sappiamo,e la discussione qui in atto credo sia rivolta a modificare la legge.
      Altrimenti potremmo parlare anche di altro,perchè se non per cambia detta legge ogni nostro giudizio sarebbe fine a se stesso.
      I concetti da me espressi sono rivolti a problematiche,su cui sono incorsi altri paesi,e da tenere in considerazione per evitarci rogne future.
      Ammesso sempre che i miei riferimenti a USA e India siamo veri.
      Vorrei ricordare che il nostro popolo è bravissimo a scopiazzare al motto "In quel tale paese si fa cosi"o "Ce lo chiede la Comunità" producendo leggi orribili e applicate malissimo(sempre se possano essere appicate).
      Io non ce l'ho ne' con la Monsanto,COOP,Auchan o altri.ma nella corsa al profitto non vengono mai menzionati tutti i costi collaterali.
      Ritengo che chi vende ombrelli non lo fa perchè le persone non si bagnino quando piove ,ma per ottenere un profitto.
      I consumatori hano diritto a priori della tracciabilità del prodotto e sapere se compra OGM o BIO ?
      Un prodotto venduto come tradizionale e DOC puo contenere OGM o utilizzare carne animale alimetata da OGM?
      I coltivatori che usano sementi incrociati o colture BIO riescono a rimanere sul mercato ?
      L'informazione poi non aiuta,Se uno vuole approfondire,deve ricercare in ogni dove e sarà sempre taggiato di complottismo o di essere credulone.
      il problema è che le fonti ufficiali non vengono ritenute valide,per pressioni subite,interessi,ecc.
      Concordo che le bufale sono innumerevoli,ma alcune,credo,siano divulgate ad OK per confondere,denigrare e far passare in secondo piano le vere magagne.
      Occorrerebbe,e non solo per la questione OGM,avviare un sistema trasparente,controllabile e verificato.
      Un sistema che in caso di problemi,illeciti,agisca ed in caso di danni risarcisca.
      Infine se si arriva a coltivare OGM in Europa,la legge dovrebbe essere fatta in modo da tutelare il consumatore,con avvertenze sull prodotto e la sua tracciabilità,
      Prevedendo agevolazioni per culture tradizionali,DOC o BIO.(Mercato che non bisogna sottovalutare,visto che il consumatore lo richiede)
      Insomma,Un sistema che dia fiducia.
      Ricordo,sempre il solito Report,affermava che il grano contaminato dal disastro nucleare di Chernobyl venne miscelato a quello europeo per diluire la radioattività,15 anni dopo che ce lo eravamo mangiato.
      Sentito una cosa simile la fiducia va sotto le scarpee.
      Se la produzione interna non è sufficiente le soluzioni sono due:
      Continuiamo ad importare anche OGM o si agevolano le coltivazioni.
      Non è la mancanza di prodotto il problema ,ma l'importazione a prezzi bassissimi al massimo della speculazione da paesi a poverta dilagante e con problemi alimentari.
      Questo rende antieconomica la produzone in loco
      il problema poi d sfamare tutta la popolazione mondiale non verrà certo risolto con L'OGM.
      Anche si riuscisse nell'intento di sfamare la popolazione mondiale,questa crescerebbe esponenzialmente,favorita dalle migliori condizioni,ed in pochi anni si ritornerebbe al problema di dover sfamare tutti,con popolazione mondiale quadruplicata.

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    7. «I consumatori hano diritto a priori della tracciabilità del prodotto e sapere se compra OGM o BIO ?» Fatto salvo il principio per cui TUTTE le produzioni sono tracciate, riguardo il consumatore finale IN ETICHETTA in linea teorica non c'è alcun dovere da parte dei produttori di indicare niente che non sia obbligatorio indicare, e poiché non esistono in commercio prodotti OGM per l'alimentazione umana, non avrebbe neanche senso l'obbligo. La stessa indicazione «BIO» viene effettuata solo per questioni di marketing.
      «Un prodotto venduto come tradizionale e DOC puo contenere OGM o utilizzare carne animale alimetata da OGM?» Contenere OGM no, in Italia. Utilizzare carne alimentata con OGM sì. Come detto, Grana Padano, Parmiggiano Reggiano sono fatti con latte di vacche alimentate anche con OGM, il Prosciutto di Parma con animali alimentati anche con OGM ecc.
      «I coltivatori che usano sementi incrociati o colture BIO riescono a rimanere sul mercato ?» Se il consumatore paga il prezzo superiore, sì.
      «Infine se si arriva a coltivare OGM in Europa,la legge dovrebbe essere fatta in modo da tutelare il consumatore,con avvertenze sull prodotto e la sua tracciabilità,» In Spagna si coltivano.

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  11. Non dovresti cercare di aggirare l'argomento o il nocciolo della questione come, a mio avviso , hai fatto in questo post: Il punto non è se gli OGM, cosi come gli ormoni fanno male o meno rispetto ad un prodotto biologico.
    Ma vorrei che rispondessi a queste tre semplici domande:

    1 - Vorresti che sui prodotti che compri (in particolare la carne) ci fosse scritto sulla etichetta la presenza di OGM ?

    2 - Vorresti negare ad un altra persona, il diritto a questa informazione qualora questa la richiedesse?

    3 - Cosa vorresti ci vosse scritto quell'etichetta?

    Il link che segue è sul servizio di report su RAI3 "IL SEGRETO SUL PIATTO". VAi al minuto 22.30 fino al 23.10 (tot=40secondi). Vorrei sapere cosa ne pensi.
    http://www.report.rai.it/dl/Report/puntata/ContentItem-9ed45d77-878a-4e7b-a531-df8fa39695bc.html
    Ciao e grazie.

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    Risposte
    1. In quelle tre domande, così come sono state poste da Report (che le ha scopiazzate dal movimento pro-label amerocano), si nasconde una disonestà intellettuale gigantesca.
      Spero di riuscire a metterla in luce rispondendo direttamente.

      1) No. Non sarei disposto a pagare di più per avere un'indicazione di questo genere, perché la ritengo irrilevante. Soprattutto non sono favorevole all'impiego di soldi pubblici per le indispensabili verifiche che le etichettature obbligatorie comportano.

      2) No, non nego nulla a nessuno. Difatti il marchio BIO (organic) ha sempre garantito l'assenza di OGM. In USA esiste già il marchio GMOfree, e mi pare anche in Francia. Anche i disciplinari di produzione DOP, IGP ecc. possono vietare gli OGM in tutta la filiera, e molti lo fanno. COOP già oggi etichetta come OGMfree moltissimi suoi prodotti, carni comprese. Nulla è negato a nessuno. Purché ci si faccia carico dei relativi costi, e non si pretenda che siano altri a pagare.

      3) Nell'etichettatura obbligatoria, vorrei ci fossero indicazioni di rilevanza sanitaria e ambientale. Tutto il resto dovrebbe rimanere volontario, e a carico dei diretti interessati, non della collettività.

      Spero che questo contribuisca a riportare la questione nei termini corretti.

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    2. Nessuno impedisce ad un contadino (straniero) di coltivare una varietà OGM con metodi BIO.

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    3. Sul problema del "percepito" sono perfettamente d'accordo con te.
      Il termine "Terrorismo psicologico" mi sembra forse eccessivo. Possiamo venirci incontro e parlare di una becera diffidenza nei confronti delle novità e di cio che non si riesce comprendere appieno, dovuta anche alla disinformazione?
      Noto poi che non ti sei fatto perdere l'occasione di ribadire che gli OGM non fanno male.
      Se non hai nulla in contrario lo ribadisco pure io.
      GLI OGM NON FANNO MALE. W gli OGM !!
      Non è retorica: lo penso per davvero. E so che sono presenti ovunque.
      Come sappiamo anche che sono anni che in Europa nessuno (o quasi) se lo domanda più.
      E concordo anche sul fatto che segnalare e controllare la presenza di OGM ha un costo.
      Poste le basi su cui siamo d'accordo, devo segnalare i punti in cui, purtroppo, le nostre opinioni divergono.
      Quando dici Giovanni Perini = "Non sarei disposto a pagare di più per avere un'indicazione di questo genere, perché la ritengo irrilevante" devo avvisarti che forse la stai già pagando e che vorresti, ma correggimi se sbaglio, rimuovere questa cosa. Io no.
      Diversamente da chi mi ha risposto io sono disposto a pagare un sovrapprezzo per le verifiche che le etichettature obbligatorie comportano, per permettere ad altri, la possibilità di sceglierli.
      NB: qui devo aprire una parentesi: Una cosa che facesse male non vorrei fosse permessa a me di sceglierla, ma ribadisco, non è il caso degli OGM.
      Sul video che ho citato viene detto che ATTUALMENTE l'Europa richiede esplicitamente che questi prodotti vengano segnalati ma che quando i consumatori leggono nell'etichetta "OGM" non lo scelgono.
      L'altro punto su cui non posso essere d'accordo è che le aziende coinvolte[1*] per difendersi dal "terrorismo psicologico - becera diffidenza" invece che affrontare il problema della mancanza di informazione e cultura, con costose campagne pubblicitarie e di marketing che a mio parere potrebbero anche permettersi, (e qui caro le Fou devo ammettere che è ammirevole la tua dedizione alla causa [2*]) esercitano pressioni sui governi per la ratifica di accordi commerciali come il TTIP (Trattato Transatlantico sugli investimenti). A mio parere questo genere di trattati, in nome di un principio di equivalenza, portano con se rischi di riduzione delle garanzie, standard legislativi nell'agricoltura e di tutele dei diritti dei consumatori.
      Su questo TTIP vorrei avere l'opinione di Le fou [3*]

      Non ritengo accettabile che si dica "i cittadini meno ne sanno e meglio è". Ma non sarebbe meglio contrastare la becera diffidenza con la trasparenza? Quando il cliente vedrà che quasi tutti i prodotti sono OGM dovrà per forza cascarci e poi non ci baderà più.

      Aplle ARTIC : questo video un mi ha impensierito, ti andrebbe di commentarlo e dirmi cosa ne pensi?
      https://www.youtube.com/watch?v=3LFmWhJu6Pw

      Un ultima cosa: Gli OGM hanno un destino intrecciato con gli ormoni e gli antibiotici nella carne (sempre per via del TTIP e questo servizio di Report[4*]). Non so che studi scientifici sono stati fatti e se sono sicuri e comunque da noi sono vietati.
      Anche se questi ormoni vorrei avere l'opinione di le FOU



      [1*] purtroppo per "aziende coinvolte" intendo proprio le multinazionali e le lobby che i complottisti vedono sempre e ovunque.

      [2*] trattasi di una battuta che vuole essere spiritosa per alleggerire la tensione. Spero di non offendere.

      [3*] il suo contenuto mi risulta tutt'ora parzialmente sconosciuto.

      [4*] Sono spiacente di non avere fonti più prestigiose e attendibili della "TV" ma il TTIP non lo ho mai letto, non ho una laurea in scienza dell'alimentazione e non ho mai testato in laboratorio un pezzo carne. I blog dicono tutto e il contrario di tutto dipende dove caschi.

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  12. 1) Personalmente, a me non importa. Se la gente lo vuole, va bene. Gli scienziati sono d'accordo. La Coldiretti, favorevole al divieto di coltivazione degli OGM in Italia, è invece perfettamente a conoscenza della dipendenza dagli OGM importati dall'estero ed è contraria all'etichettatura. Chissà perché.
    2) No.
    3) E qui casca l'asino, perché non dipende da misure oggettive ma dalla PERCEZIONE del pericolo (al di fuori da ogni evidenza, secondo gli attuali studi).
    Se il problema PERCEPITO è "solo" mangiare o meno un certo OGM, basta etichettare con un elenco tipo "Contiene il 20% di mais MON 810, 10% di..." ecc.
    Se il problema PERCEPITO è invece mangiare QUALUNQUE OGM, basta etichettare ad esempio con "Contiene il 40% di OGM".
    Se si PERCEPISCE (come fa la Coop) che genericamente gli OGM facciano male al nostro organismo anche nutrendoci di animali o loro derivati (come latte e formaggi), allora dovremmo anche etichettare gli alimenti derivanti da animali che a loro volta hanno mangiato OGM con "Prodotto da animali nutriti anche con alimenti OGM", e sarebbero etichettati anche .

    Però è una questione di terrorismo psicologico. Niente a che fare con l'approccio avuto nei confronti di qualunque altro cibo che noi comunemente mangiamo. E' possibile irradiare una varietà vegetale e venderne le mutazioni senza alcun controllo né alcuno studio, mentre gli OGM, che in trent'anni non hanno mai fatto venire neanche un mal di pancia a nessun uomo o animale sulla terra, sono il male assoluto.

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  13. Scusate ma Giovanni Perini dice cosa deve essere etichettato e letto di ciò che io mangio.
    (Inquietante)
    Poi mi si dice che se mettono OGM non lo compro perchè la potente COOP
    Mi fa percepire che è dannoso,mentre i meno potenti produttori OGM non riescono a convincermi che si può mangiare benissimo e preferiscono non scriverlo, così sto tranquillo.
    Io ci vedo solo una grossa lotta di mercato (TANTI SOLDI) e l'idea che la popolazione,che non può decidere per informazioni distorte, e che debba evere qualcuno che decida che cosa deve mangiare.
    Ma poi,L'Italia non è meglio che si cimenti in prodotti DOC,DOP,BIO ricercati anche dai consumatori esteri,piuttosto di usare colture intensive?
    L'affare sarebbe dar al consumatore ciò che chiede

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    1. Triode, tu hai posto le domande, io ho risposto. Non c'è niente di inquietante, temo che tu non abbia colto il punto.
      Le etichettature comportano dei costi per il consumatore, perchè bisogna anzitutto lavorare separatamente ciò che viene tracciato. Poi bisogna controllare che nessuno bari, e anche questo costa.
      Se l'etichettatura è obbligatoria, parte dei costi, soprattutto i controlli, ricadono sui contribuenti.
      Trovi inquietante che la spesa pubblica sia indirizzata solo verso ciò che ha rilevanza sanitaria o ambientale? È così da sempre, un po' ovunque, almeno tendenzialmente.
      Le etichettature sanitariamente non rilevanti, come bio o ogmfree o gli stessi doc, dop, igp, sono lasciate all'iniziativa privata.
      Io troverei inquietante se chiunque potesse impormi di spendere soldi per ogni fisima che gli passa per la testa. Dobbiamo tracciare anche la fase lunare di semine, raccolta e lavorazione? Sono sicuro che interesserebbe a molti, ma troverei inquietante se diventasse obbligatorio.

      Per quanto riguarda la scelta economica di puntare sulle eccellenze: doc, dop, igp ecc sono produzioni intensive e ad elevato contenuto tecnologico, che già oggi spesso beneficiano degli OGM di importazione, e che ne beneficerebbero ben di più se potessimo produrceli. Soprattutto se potessimo sviluppare OGM specifici per le nostre produzioni. A me non farebbe schifo salvare la produzione di Mele della val d'Aosta autorizzando il portainnesto resistente alle malattie già praticamente pronto...

      Ma di questo avevamo già parlato e credevo che il concetto fosse chiaro. Invece devo prendere atto che la visione dell'agricoltore con la zappa in mano - tanto efficace pubblicitariamente quanto lontana dalla realtà - è davvero dura a morire.
      E l'EXPO sembra proprio intenzionato a remare proprio in direzione di questa favoletta, con tutti i suoi spaventamilioni di euro di marketing...
      Sì, la grande distribuzione, la politica, bigOrganic e tanti altri stanno cavalcando da anni la "paura ogm". Perché spaventare il consumatore è facile, veloce e relativamente poco costoso. E funziona bene.
      Ma anche di questo avevo già parlato, e anche in questo caso il concetto non riesce a passare...
      Tutto questo è frustrante e non fa ben sperare per il futuro dell'agroalimentare italiano, che è una delle poche cose che ci restano.

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    2. Io ritengo che se una cosa è OGM ,e si sa perchè qualcuno l'ha prodotta OGM
      me lo deve scrivere.
      Se pago io la scelta di cosa compro è mia.
      Costi aggiuntivi non ne vedo.
      Sul fatto che qualcuno bari e che costa scovarlo è ovvio.
      Se il rischio di venir beccati è alto con la certezza di pagare per le scorrettezze,che danneggiano i competitori onesti ed i consumatori,
      il fenomeno viene limitato.
      Questo è alla base del diritto.
      Pensa solo a quanto costano le normative sulla sicurezza in ambienti di lavoro.
      Potremmo stracciare il tutto con minor impatto economico.
      Ti sembra logico?
      I dirigenti della fonderia Tissenkrupp,pare avessero simili idee,
      Sono stati pure applauditi per solidarietà al congresso della Confindustria.
      Il processo ,vado a memoria,dovrebbe rivedere le condanne.
      Ricordo che esiste ampia documentazione di verbali firmati nelle riunioni d'amministrazione.
      Per quanto riguarda le informazioni scientifiche,campo OGM ed altro,sono quasi sempre a livello di propaganda,e tutti vengono sempre taggiati di conflitto d'interesse.
      Per quello che poi resta in Italia,in tutti i campi,io sono pessimista.
      E' la gestione che è sbagliata ,clientelare,corrotta.
      No sarà il ricorso all'OGM a salvarci e ad aiutarci.
      Neanche qualche altra innovazione.

      Per quanto riguarda al problema percepito,vorrei dire che il fenomeno è dovuto,a mio parere dalla poca trasparenza e dalle varie fregature dei tempi passati.
      Ovviamente anche chi fomenta il dubbio ha i suoi interessi.


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