Già dal titolo si capisce che è proprio la legge sulla quale discutere in questo momento di crisi economica e lavorativa.
«Norme in materia di intercettazioni telefoniche, telematiche e ambientali. Modifica della disciplina in materia di astensione del giudice e degli atti di indagine. Integrazione della disciplina sulla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche»Tra le tante cosette che questa garrula legge prevede ci sono alcune righine che stanno facendo incazzare non poco l'intera rete web con tutti gli annessi e connessi. Ma siccome per voi è già una sofferenza leggermi, non vi tedierò con tutta la spiegazione di questo e di quello.
Ogni giorno i quotidiani (seri che scassano i marroni a gente che se lo merita) ricevono almeno un paio di richieste di rettifica da parte di politici, industriali, gente di spettacolo ecc. Per questo dedicano un apposito spazio per le repliche che funziona così: si pubblica la rettifica e alla fine il giornalista "incriminato" commenta. Se il giornalista ha fatto bene il suo lavoro i commenti in genere sono di questo tipo:
Spettabile/Onorevole/Senatore/Cav. Tal de' Tali, la ringraziamo per le precisazioni.
Purtroppo esse non contestano nel merito nessuna delle affermazioni contenute nell'articolo, che quindi rimane valido dalla prima all'ultima riga.
Saluti a lei e alla famiglia.La cosa che mi ha colpito di questo disegno di legge si trova a pagina 24 articolo 28 lettera b) e recita:
28. All’articolo 8 della legge 8 febbraio 1948, n. 47, e successive modificazioni, sono apportate le seguenti modificazioni:È una modifica della legge sulla stampa. Ed ecco il quarto comma in tutto il suo splendore (in evidenza la modificazione):
[...]
b) al quarto comma, dopo le parole: « devono essere pubblicate » sono inserite le seguenti: « , senza commento, »;
Le rettifiche o dichiarazioni devono fare riferimento allo scritto che le ha determinate e devono essere pubblicate, senza commento, nella loro interezza, purché contenute entro il limite di trenta righe, con le medesime caratteristiche tipografiche, per la parte che si riferisce direttamente alle affermazioni contestate.Ricordate cosa ho scritto nel post Tecniche di Disinformazione: il blocco silenzioso? Ve lo riporto qui:
Il blocco silenzioso consiste in domanda-risposta-blocco. Ovvero:È una tecnica di disinformazione che permette di avere ragione dell'avversario anche se si sparano le minchiate più assurde.
- si lascia libertà di porre domande
- si risponde secondo il prontuario...
- ...ed immediatamente si blocca.
Ed ora questa tecnica sarà a disposizione di tutti per legge. Fantastico.
Ho detto qualcosa di corretto ed incontrovertibile? Ho passato una settimana a verificare il mio articolo parola per parola? Non importa: mi si può rispondere con una supercazzola prematurata come fosse antani. Non essendoci possibilità di commento immediato da parte del giornalista, il lettore leggerà solo una campana, la supercazzola ha l'ultima parola sulla questione e così demolisce l'affermazione corretta.
Una legge a misura dei prepotenti. Non di chi ha ragione.
Nell'illustrazione qualcuno che vorrebbe replicare ma eeeehhh....
Ricorda un po i capricci da scuole medie.
RispondiEliminaDevi ritirare quello che hai detto su di me (anche se vero) se non vuoi un pugno sul naso.
Ma ho ancora quella piccola speranza nel cuore che rimangano in molti, in caso passasse questa legge, ad essere disposti a beccarsi la querela pur di non starsene zitti quando hanno tutte le ragioni per parlare.
Sai cosa succederà ? ....
RispondiEliminaTutti i blog anche quelli più stupidi probabilmente chiuderanno.
Facebook farà la stessa fine.
Non immagino un futuro diverso per le varie testate giornalistiche e riviste varie i cui articoli diventeranno una palese leccata di culo all' interessato di turno, da questo è presumibile che caleranno drasticamente le vendite di giornali, le riviste diventeranno una sorta di vetrina pubblicitaria aziendale e i lettori perderanno inevitabilmente interesse.
da qui ci sarà una ripercussione notevole sui vari sistemi pubblicitari e il solito giro di soldi.
Dopo qualche mese la legge sarà rettificata o abolita
Claudio, guarda che già ora giornali e periodici vari sono null'altro che "spazio pubblicitario" posto in offerta dai loro editori.
RispondiEliminaSecondo te perché gli abbonamenti tipo panorama e l'espresso sono offerti a prezzi stracciatissimi (0,75 la copia, quando in edicola sono a 3,00)? perché all'editore serve solo vendere copie per offrirle alle agenzie di pubblicità.
Ergo dei contenuti a nessuno frega niente; anzi, già ora mi pare che "i contenuti" siano quelli da te descritti.
Era questo l'attacco a Facebook che intendeva Anonymous? :D
RispondiElimina@Tutti Personalmente, a parte l'osservazione del post ed il destino che auguro a questa legge idiota e liberticida proposta da un partito che si chiama ipocritamente «Popolo delle Libertà», sono abbastanza dubbioso sul senso di un'azione legislativa che approva un provvedimento in un ramo del parlamento e poi lo tiene nel cassetto come fosse un colpo in canna.
RispondiEliminaInoltre c'è una legge del 1948 che regola l'informazione in Italia che viene modificata con azioni nervose ed improvvisate. Non ha alcun senso.
Riguardo alla legge in sé, schianterà contro un muro. Quale e quando non lo so, ma succederà. Questa certezza mi porta a ragionare su aspetti apparentemente secondari.
Chi sa di dover morire un giorno o l'altro, o si occupa della morte e fa il filosofo, o si occupa di roba mondana per passare quel tempo che gli resta in modo divertente.
spetti apparentemente secondari.
RispondiEliminaApparentemente, appunto.
Perché è proprio questo il vero problema dell'articolo di legge in questione.
"proposta da un partito che si chiama ipocritamente «Popolo delle Libertà»"
RispondiEliminaGia', IPOCRITAMENTE e' poco, IMHO!
In Italia si riforma tutto, meno che la politia. Quelli che ieri versavano le tangenti, oggi si fanno le leggi da se.
RispondiEliminaIl giornalismo è inchiesta, ma è anche informazione e prodotto di consumo. Per questo un consumatore ha diritto a richiedere un prodotto sano e genuino, giusto e verificato. Il giornalista per fare scoop esautora il potere esecutivo facendo un'inchiesta, ma non in modo iniquo e incompatibile, bensì parallelo con tutti i pregi e difetti (per i difetti vedi alla voce false inchieste giornalistiche di Giulietto Chiesa per asservire una morale politica). Il giornalismo è un miscuglio di Fatti + Opinione, a cui segue un Giudizio.
I fatti sono immutabili, anche se a volte difficili da evidenziare nella loro interezza. L'opinionismo senza fatti è la pratica dei giornalisti italiani politcizzati (ogni corrente politica ha i suoi). Fatti + deduzioni sarebbe più scientifico... avete mai visto un ingegnere, un fisico od un matematico fare il giornalista?! appunto. Fin'ora ciò che ha salvato la stampa dallo sfacelo più totale è stata la verifica delle informazioni usate per fare articoli di giornale: debenedetti e le sue false interviste docet.
Purtroppo poi arriva il giudizio: ciò che preoccupa maggiormente i politici, e fa credere loro che la stampa faccia "processi sommari". Il problema è proprio questo, i lettori sono loro stessi politicizzati e per mia esperienza posso affermare anche poco avezzi a cercare giornalismo giusto. La maggior parte dei lettori italiani, quasi sempre militanti politici, cercano e leggono articoli che confermano la loro morale politica o contestano minacciando di rimettere l'abbonamento di quei giornali che non mentono come il politico dell'analogo schieramento.
In questa situazione si inserisce una legge che vorrebbe bloccare la possibilità del giornalista di commentare le notizie (ok, 30 righe per riassumere le intercettazioni di decine di telefonate giornaliere di Moggi o del rubygate sarebbero altrettanto impossibili).
Dovrebbe cambiare la cultura dell'informazione.
saluti
mother