martedì 2 agosto 2011

I Miracoli di moda

Come si sa, il riconoscimento della santità cattolica di un trapassato necessita di un processo canonico ben preciso. La Chiesa Cattolica riconosce come "Santo" il fedele al quale siano stati attribuiti due miracoli dopo la morte.

Ultimamente sembra avvengano solo miracoli medici. Siamo pieni di guarigioni miracolose, e non ci sono più quei miracoli spettacolari di una volta: niente arti che ricrescono, niente bilocazioni, niente previsioni del futuro. Ormai i Santi sembrano praticare solo remissioni spontanee di malattie...

...oppure non vengono più presi in esame quei miracoli ormai verificabili.

Si potrebbe dire che, poiché le guarigioni avvengono, la religione ha una sua utilità. Magari uno fa un viaggio a Lourdes: male che vada non accade niente, ma se va bene si guarisce! E quindi pregare diventa vantaggioso: come avere un biglietto della lotteria gratis. Perché buttarlo via?

La cosa interessante è che la scienza medica riconosce la possibilità di remissione spontanea ed immediata di una malattia, anche gravissima, in un rapporto di uno su un milione. Casi del genere sono documentati anche in zone non cattoliche, addirittura in atei, ed è un rapporto di guarigione più alto dei visitatori di Lourdes guariti (0,65 su un milione).

Quindi, oggettivamente:
A) Per guarire conviene NON andare a Lourdes
B) Se due milioni di malati pregano di essere guariti da un defunto, statisticamente lo renderanno Santo
C) Non pregate per miracoli diversi dalla guarigione: la Chiesa stessa ci dice che non ne fanno più

2 commenti:

  1. Se ci si informasse sulle guarigioni "cosiddette inspiegabili" se si conoscesse la statistica in merito, se si conoscesse la modalità con la quale la consulta medica esamina le guarigioni di Lourdes, (in pratica) se si conoscesse la letteratura si avrebbe una maggiore visione critica dei miracoli.
    Io consiglio un ottimo libro su questo tema scritto da: Maurizio Magnani " Spiegare i Miracoli"

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  2. Perché chiedere il miracolo di una guarigione fisica?

    Non ho mai visto, né penso mai vedrò, miracolo più grande della conversione del cuore, cioè della scelta onesta di chi, potendo scegliere di agire secondo logiche di egoismo e di prevaricazione, di violenza e di disonestà, sceglie di agire secondo benevolenza, gentilezza e giustizia.

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